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martedì 28 maggio 2013

AltreScritture

Alessandra Paganardi,
La pazienza dell’inverno
Prefazione di Marco Ercolani,
pp. 88, € 11,00


Alessandra Paganardi (Milano 1963) ha pubblicato le raccolte di poesie: Tempo reale, Novi L. 2008; Ospite che verrai, 2005; Poesie, Facchin editore, 2002. Plaquette: Frontiere apparenti, puntoacapo Editrice, Novi L. 2009; Vedute, Ibiskos Ulivieri, Empoli 2008; Binario provvisorio,
Circolo Culturale Seregn’ de la Memoria, Seregno 2006; Potevamo dire l’assenza, Crimeni, Olgiate Comasco 2005; Espansioni, Il club degli autori, 1998. Ha pubblicato la raccolta di saggi critici Lo sguardo dello stupore: lettura di cinque poeti contemporanei, Viennepierre edizioni, 2005 (finalista al Nabokov 2008). È presente con testi e lavori critici in varie riviste e antologie e ha ottenuto primi premi ai concorsi: Astrolabio (2009), San Domenichino (2007 e 2009), G. Gozzano (2007),D’Annunzio e La Versilia (2007), Dialogo (2003). Ha pubblicato la raccolta di aforismi Breviario (Novi L. 2012) dopo la Menzione speciale della giuria al premio Torino in sintesi 2010 per l’inedito. Dal 2003 è redattrice della rivista La Mosca di Milano.Figura nella Redazione di Collezione Letteraria di puntoacapo Editrice, di cui è anche collaboratrice.

 “Alessandra Paganardi ha naturale familiarità con il dolore della mente, con la malinconia dell’esistenza, con le virgiliane lacrimae rerum che si addensano su ogni destino, ma sente la sua poesia come arma complessa e potente di salvezza: complessa, perché riverberando il dolore nelle parole c’è la possibilità di accentuarlo, ma potente, perché trattando l’angoscia dentro la scrittura, dentro la materia di parole vive che ricordano e reinventano, la si può anche esorcizzare. Da sempre, parafrasando Char, il poeta non può che fare arte di fronte alla morte