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mercoledì 29 maggio 2013

L’ADDIO DI ODISSEA A FRANCA RAME

Si è spenta a Milano nella sua casa di Porta Romana a 84 anni l’inseparabile compagna di una vita di Dario Fo

Milano. Franca è morta. L’attrice versatile, la militante antifascista, la donna coraggiosa e ribelle, la "Primavera botticelliana” come alcuni di noi l’avevano definita [Dario Fo per ricordare il settantesimo compleanno di Franca, in un suo acrilico su tavola a colori del 1999, l’aveva raffigurata proprio come una Primavera], ha concluso la sua vicenda terrena.
Ogni vita ha un limite e a ciascuno di noi toccherà la stessa sorte; ma ci sono vite spese così bene, impiegate per le cause collettive che più contano, per ragioni così nobili, che ci sembra impossibile che quelle vite possano finire. E più passa il tempo e più quelle vite ci diventano preziose, ringiovaniscono, e le idee che esprimono sono così contemporanee da apparirci intramontabili.
Quanto la cultura deve a questa donna e all’uomo che le è stata accanto, ognuno di noi lo sa. Quanto le idee di cambiamento, le battaglie civili e politiche (sempre dalla parte degli esclusi e contro ogni potere), le sono debitrici, lo sanno bene almeno un paio di generazioni. Potremmo scrivere un fiume di parole su questa“pasionaria” della cultura. A me basta ricordare la tenerezza con cui ha voluto dedicarmi il meraviglioso catalogo di Dario Fo pittore, in occasione della ricchissima mostra dello scorso anno a Palazzo Reale: “Ad Angelo con un bacio! Franca Rame 2012”.

Non era una dedica di circostanza. Ricambiamole il nostro bacio e il nostro affetto che l’accompagnino per altri cieli.

Angelo Gaccione