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domenica 3 novembre 2013

SEGNALI DI FUMO

Dove abbiamo sbagliato



Seregni con Giovanni Bianchi
Siamo adulti adulterati nutriti dall’egoismo assoluto, dove insinuanti dettami smentiscono l’emergere di nuovi incessanti particolari, che non permettono uno sguardo alto. Sfasciume pendulo di troppo avere. Guadagno netto, ma vivere lordo. Da ora et labora, a ora et elabora. Buffoni e delinquenti ci stanno conducendo ad una irrimediabile catastrofe culturale, civile e quindi economica. Periferia fattasi paesaggio tra una sinistra in fuga da se stessa, una destra intasata da progressisti a braccio e specializzati del discredito ululano contro. La stupidità si fa partito. Gli dei sono vecchi, i vecchi sono meglio. C’è gente che possiede una biblioteca come gli eunuchi hanno un harem. Torno tra un minuto…. Godot. Una volta il rimorso mi precedeva, ora, alle volte, mi segue. Vivere di sani e solitari accecamenti. La terra barcollerà come un ubriaco, vacillerà come una tenda; peserà su di essa la sua iniquità, cadrà e non si rialzerà. (Isaia). Le bugie hanno mangiato la forma, la chiacchiera ha mangiato il contenuto. Chi rappresenta chi? Pensiamo di vivere, invece siamo come le farfalle immobilizzate con lo spillo del potere. La violenza è semplice; le alternative alla violenza sono complesse. Pensare politico non significa arredare l’anima, un agitarsi frenetico di parole superficiali, bensì, rappresenta il fermento che feconda il nostro essere e il nostro agire. Naufraghi dell’etica. Un popolo corrotto, egoista, ignorante, salva sempre Barabba. La capacità di immaginazione vale più dell’erudizione. Ogni respiro muore e risorge nelle parole. L’elaborazione mentale - progetti, speranze – come con l’argento, più la approfondisci, discuti, denunci, più diventa lucida. Se taci e subisci, diventa nera. Il mondo non si guarda si ascolta, non si legge si coglie. Follia: scriteriata saggezza.

Renato Seregni