VERITÀ e GIUSTIZIA
per gli uccisi da veleni di guerra e di poligono
FERMARE la STRAGE
di STATO
Sardegna. Lo
esigiamo e l’otterremo nonostante la pervicace e criminale volontà del governo
di persistere a trarre profitto dall’uso della Sardegna come sterminato campo
di battaglia e connesso sterminio del
popolo sardo. È annunciato con ufficiale solennità l’arrivo dei test ed
addestramenti dei famigerati F35. Si copre invece con il polverone di annunci
contradditori l’arrivo imminente delle armi chimiche della Siria, un déja vu.
Come al tempo della scelta del deposito
nazionale delle scorie nucleari (2003, progetto generale Jean-Berlusconi
fatto fallire della lotta del popolo sardo) la pattumiera prescelta è la
Sardegna, la base Nato di Santo Stefano-La Maddalena rimane la migliore location in Europa di ordigni di
morte. Il potenziamento dei poligoni di Capo Teulada e Salto di Quirra (PISQ) è
in atto, è in atto il tentativo di affossare l’inchiesta del procuratore Fiordalisi
rinviando sine die il processo per disastro ambientale e somministrando
all’opinione pubblica la morfina di indagini scientifiche eterne e bonifiche
fasulle. Si continua a cincischiare sul nesso causa-effetto tra veleni di
guerra e patologie riscontrate, i dati inoppugnabili dell’eccesso anomalo di
colpiti dalla “sindrome Golfo-Balcani-Quirra”.
Si pretende ignorare o fingere d’ignorate il rapporto dell’IARC all’OMS
(ottobre 2013) che ha ufficializzato, al massimo livello scientifico, per la prima volta, il nesso diretto causa-effetto tra cancro e
polveri sottili e sottilissime, le nanoparticelle sulle quali in Italia indaga
da anni la dottoressa Antonietta Gatti e che ha individuato le nanoparticelle
cancerogene specifiche prodotte da inquinamento bellico nei tessuti, sia di
militari inviati nei teatri di guerra, sia di militari in servizio nei poligoni
sardi, sia di popolazioni e di greggi che vivono nel circondario dei poligoni
di Capo Teulada, Capo Frasca, Salto di Quirra.
L’attenzione adesso è dirottata sull’agente killer torio,
si finge di non sapere che torio e uranio sono solo due degli innumerevoli
ingredienti del cocktail di veleni somministrato quotidianamente alla Sardegna
dalle devastanti attività militari. Eppure molti di questi veleni sono ben
noti, ad esempio le ditte produttrici di armi per obbligo di legge informano
lavoratori, visitatori e popolazioni residenti nell’area dello stabilimento
sulle sostanze tossiche e nocive manipolate in fabbrica, ovviamente con le
dovute cautele, fatte esplodere e disperse nell’ambiente senza alcuna
precauzione dalle Forze Armate nelle bombig test areas concentrate in Sardegna
alla cui popolazione, paradossalmente e criminalmente, nessuna informazione à
dovuta.
CHIEDIAMO al
Rappresentante del Governo di attivarsi per
* il ritiro dell’Avvocatura
di Stato nel processo di Lanusei allo scopo di far cessare la sconcezza di uno
Stato assente come parte lesa dal
disastro ambientale e sanitario compiuto nel PISQ e oscenamente presente
a difesa degli incriminati;
* contrastare la
scelta di scaricare sulla Sardegna le armi chimiche della Siria;
* evitare che
l’Italia si prenda il bidone degli F35, difettosi, costosissimi e inefficienti
e per di più da testare e addestrare
nella nostra isola.
CHIEDIAMO alle
forze politiche di dire se e come intendono contrastare lo sbarco delle armi
chimiche siriane, l’acquisto e la calata degli F35, il piano gattopardesco
messo a punto da Nato e ministro della Difesa, avvallato dal Parlamento,
propagandato come “Progetto Riqualificazione Salto di Quirra”, mirato a
potenziare il ruolo militare del PISQ e dell’intera Sardegna con conseguente
condanna del suo popolo a mettere al mondo bimbi deformi ed estinguersi per
“sindrome Golfo-Balcani-Quirra-Teulada-Capo Frasca-La Maddalena”
Il Governo assuma le sue responsabilità, assolva l’obbligo
di porre fine e riparo al disastro ambientale e alla strage di Stato provocata
dalle devastanti attività militari, adotti con urgenza le misure sintetizzate
nello slogan portante del sit in
mensile e degli incontri con il rappresentante del Governo, l’acronimo SERRAI (CHIUDERE)
S
Sospensione delle attività dei poligoni dove si sono registrate le
patologie di guerra;
E Evacuazione dei militari esposti alla
contaminazione dei poligoni di Teulada, Decimomanno-Capo Frasca, Quirra
R
Ripristino ambientale, bonifica seria e credibile delle aree contaminate
a terra e a mare
R
Risarcimento alle famiglie degli uccisi, ai malati, agli esposti.
Risarcimento al popolo sardo del danno
inferto all’isola.
A
Annichilimento, ripudio della guerra e delle sue basi illegalmente
concentrate in Sardegna in misura iniqua
I
Impiego delle risorse a fini di pace.
Comitato sardo Gettiamo le Basi, tel 3467059885; Famiglie militari
uccisi da tumore, tel 3341421838 Comitato Amparu (Teulada) 3497851259; Comitato
Su Sentidu (Decimo) 3334839824;