Dibattersi invece di dibattere
Felice Carlo Besostri |
L’approvazione da parte del Senato del
complesso di emendamenti alla Costituzione vigente, in particolare ai titoli
I-Parlamento e –V Le Regioni, le Province, i Comuni della Parte Seconda
potrebbe passare alla storia, come un esempio di dedizione dei Senatori al
supremo interesse della Nazione, come del resto sarebbe loro dovere
costituzionale ex art.67 V Cost., invece che alla loro sorte personale. Infatti
hanno deciso di auto sopprimersi, senza sopprimere la Camera di cui fanno parte.
Sappiamo, che non è così: senza un intervento pesante del Governo e un
atteggiamento collaborativo del Presidente del Senato all’urgenza posta dal
Presidente del Consiglio dei Ministri l’approvazione definitiva sarebbe slittata
all’autunno ed il testo finale, nelle votazioni con scrutinio segreto avrebbe
potuto differire. Se il testo approvato dal senato dovese corrispondere al
testo finale della riforma costituzionale, sarebbe preoccupante in quanto ci
sono veri e propri svarioni, che come quello introdotto dall’art. 117, che “Spetta
alle Regioni la potestà legislativa in materia di rappresentanza in Parlamento
delle minoranze linguistiche ”.
Felice Carlo Besostri