VE LO DICO IN
VERSI
Pubblichiamo
in prima pagina questa poesia di Giovanni Bianchi
perché spesso
la forza di pochi versi, dicono di più di un intero saggio
Lentius
di Giovanni Bianchi
Lentius,
profundius, suavius
era
il mantra di Alexander Langer,
il
più grande tra gli ecologisti
e
non soltanto
Otre bucato il
ricco.
Il contraccolpo
è nel frattempo.
Come un panno
steso ad
asciugare.
Non reggi a
lungo
e non puoi abitare
l’Annapurna.
Europa, anche tu
piena d’invidia
e di
risentimento
e di vecchi
più stupidi che
avidi,
anche tu canti
la lirica nei
sogni,
più balbuziente
di Mosè
balbuziente.
I tuoi partiti
nascono
al cinematografo
e le tue donne
ostinatamente
mute.
Dove c’era
l'antica cattedrale
una pasticceria
alla moda.
In una notte di giugno del 2013
cinquecento persone dormivano
nelle strade di Milano.
Sono
nomadi e notturni
questi
milanesi.
Europa,
vecchia
baldracca sondaggista,
io son qui che muoio
e tu che mangi il gelato...
Quando muore un
partigiano
il sole sale di
gennaio
in una piccola
chiesa
di montagna in
val di Taro
dove ci sentiamo
più vicini.
Il prete ha
bevuto
troppo ieri
sera.
Nel coro dietro
il coro
fanno a gara e
solo Turoldo
mette pace.
Quando muore un
partigiano
non diciamo
niente
di scientifico.
Ci guardiamo
negli occhi
con una domanda
lunga e muta:
"E adesso
cosa resta?"
Vanno via le
cinciallegre
in voli strani,
festosamente
inutili.
Il marino cumula
nubi
piovorne
e falsamente
minacciose.
"Così
nessuno crede più
alla castità.
E forse non si
sbaglia".
Oramai i
tramonti
sono più belli
in automobile,
on ne sait pas
pourquoi,
e durano più a
lungo.
Consentono di
trovare
una lampadina di
luce gialla
in disperate periferie.
Funzionerebbe
anche San Gennaro,
tanto il dolore
non ha indirizzo
né traguardo.
E nell'attesa
la sacra
rosticceria
danza tutta
dentro la penombra.
Pensano che la
politica
estera
sia parlare
fluentemente
inglese.
Dunque,
Cassandra Crossing…
Un problema di
intelligence.
Incerti a un
bivio.
Tanto non c'è
ritorno.
Sempre più a
Nord.
O sempre a Sud.
Chi prega e chi
bestemmia.
Quel che ti
succhia
è l'attesa.
(Un nonluogo
diventato
luogo.)
Cori alpini.
E un ballo
cosacco.
Un coro cosacco.
E un ballo
alpino.
Un'idea è un'idea
e nessuno la rompe.
O vivere. O star
sicuri.
Ostinatamente
senza mappe.
Intanto i sordi
camminano.
Sembrano le
figurine
del
"Corriere della Sera".
Il terrorista
ha perso una
scarpa
e l’ha raccolta.
Scendeva da
Gerusalemme
a Gerico.
(Pubblicità)
Tutti con il
cappellino
da baseball.
La città è
seduta.
(È una notizia?)
"Sono morti
ridendo".
Il Buondio fuma
e forse piscia
controvento.
On ne sait pas
pourquoi.
Perdere tempo
comunque
aiuta.
I miti hanno già
ereditato
la terra,
ma non lo sanno.
E Dio
è di nuovo con
noi.
(Ha perso tutte
e due le
scarpe.)
Il bimbo di
Parigi
gioca con il
kalashnikov
arrugginito.
(Perché Dio
resti
sottrarre la O
di ODio.)
L'eternità è qui,
e zoppica con
noi.