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sabato 24 gennaio 2015

VE LO DICO IN VERSI
Pubblichiamo in prima pagina questa poesia di Giovanni Bianchi
perché spesso la forza di pochi versi, dicono di più di un intero saggio


Lentius
di Giovanni Bianchi

Lentius, profundius, suavius
era il mantra di Alexander Langer,
il più grande tra gli ecologisti
e non soltanto


Otre bucato il ricco.
Il contraccolpo
è nel frattempo.
Come un panno
steso ad asciugare.

Non reggi a lungo
e non puoi abitare l’Annapurna.

Europa, anche tu
piena d’invidia
e di risentimento
e di vecchi
più stupidi che avidi,
anche tu canti
la lirica nei sogni,
più balbuziente
di Mosè balbuziente.

I tuoi partiti nascono
al cinematografo
e le tue donne
ostinatamente mute.
Dove c’era l'antica cattedrale
una pasticceria alla moda.

In una notte di giugno del 2013
cinquecento persone dormivano
nelle strade di Milano.
Sono nomadi e notturni
questi milanesi.
  
Europa,
vecchia baldracca sondaggista,
io son qui che muoio
e tu che mangi il gelato...

Quando muore un partigiano
il sole sale di gennaio
in una piccola chiesa
di montagna in val di Taro
dove ci sentiamo
più vicini.

Il prete ha bevuto
troppo ieri sera.
Nel coro dietro il coro
fanno a gara e solo Turoldo
mette pace.

Quando muore un partigiano
non diciamo niente
di scientifico.
Ci guardiamo negli occhi
con una domanda
lunga e muta:
"E adesso cosa resta?"

Vanno via le cinciallegre
in voli strani, 
festosamente inutili.
Il marino cumula nubi
piovorne
e falsamente minacciose.

"Così nessuno crede più
alla castità.
E forse non si sbaglia".

Oramai i tramonti
sono più belli in automobile,
on ne sait pas pourquoi,
e durano più a lungo.
Consentono di trovare
una lampadina di luce gialla
in disperate periferie.

Funzionerebbe anche San Gennaro,
tanto il dolore non ha indirizzo
né traguardo.
E nell'attesa
la sacra rosticceria
danza tutta dentro la penombra.

Pensano che la politica
estera
sia parlare fluentemente
inglese.

Dunque, Cassandra Crossing…
Un problema di intelligence.
Incerti a un bivio.
Tanto non c'è ritorno.
Sempre più a Nord.
O sempre a Sud.
Chi prega e chi bestemmia.
Quel che ti succhia
è l'attesa.
(Un nonluogo
diventato luogo.)
Cori alpini.
E un ballo cosacco.
Un coro cosacco.
E un ballo alpino.
Un'idea è un'idea
e nessuno la rompe.
O vivere. O star sicuri.
Ostinatamente senza mappe.
Intanto i sordi camminano.
Sembrano le figurine
del "Corriere della Sera".
Il terrorista
ha perso una scarpa
e l’ha raccolta.
Scendeva da Gerusalemme
a Gerico.
(Pubblicità)
Tutti con il cappellino
da baseball.
La città è seduta.
(È una notizia?)

"Sono morti ridendo".
Il Buondio fuma
e forse piscia controvento.
On ne sait pas
pourquoi.
Perdere tempo comunque
aiuta.
I miti hanno già ereditato
la terra,
ma non lo sanno.
E Dio
è di nuovo con noi.
(Ha perso tutte
e due le scarpe.)

Il bimbo di Parigi
gioca con il kalashnikov
arrugginito.
(Perché Dio resti
sottrarre la O di ODio.)

L'eternità è qui,
e zoppica con noi.