SI ASTENGA, LA PREGO
Il nume
tutelare di EXPO (SOGLIO DIXIT) ing. Antonio Acerbo, vice commissario di
Giuseppe Sala, chiede di patteggiare tre anni (se ne aspettava una decina?) e
di risarcire 100 mila euro.
Non so se anche l’altro vice commissario ing. Rognoni
abbia già patteggiato.
Credo che se “tutti” gli implicati in questa sporca
vicenda se la caveranno patteggiando sarà un male per l’Italia, per la
Lombardia e per Milano.
Sono maligno ad ipotizzare che la Procura voglia
accreditarsi un successo (per le sue statistiche) e, contemporaneamente e più o
meno volontariamente, preferisca stendere un velo impietoso sulla vicenda? E
tutti gli altri? Quelli non scoperti che tali comunque rimarranno? Non
continueranno forse a delinquere, a corrompere, ad accettare bustarellone o
(ancora peggio) incarichi immeritati e pertanto forieri di futuri mali? La
CORRUZIONE continuerà implacabile anche in occasione della “prossima” opera
pubblica. Con un danno economico per la comunità infinitamente superiore ai
ridicoli risarcimenti ora patteggiati.
ACERBO è stato l’inventore della VIA D’ACQUA che concordò
con CONSORZIO VILLORESI, METROPOLITANA MILANESE, MALTAURO e…altri.
CANTONE HA
SCOPERTO CHE 80 PROCEDURE SU CENTO SONO STATE IRREGOLARI MA NON E’
ASSOLUTAMENTE IN GRADO DI SAPERE E DI
DIRE SE LE OPERE ERANO VERAMENTE UTILI NE’ GIUDICARE COM’ERANO FATTI I PROGETTI
NE’ CALCOLARE QUANTO SARANNO DAVVERO GIUSTIFICATI GLI AUMENTI CHE VERRANNO
RICHIESTI (E AVALLATI DA FUNZIONARI CORROTTI).
Qualcosa potrebbe fare la Corte dei Conti. Ma chi farà le
denunce?
VIA D’ACQUA NORD, VIA D’ACQUA SUD e DARSENA sono
significative.
Né sono trascurabili le PASSERELLE e la strada che,
partendo da Pero, si collega all’ Autostrada dei Laghi passando a 100 metri ad
est del sito EXPO per svolgere l’identica funzione di una grande strada che già
passava a 100 metri ad ovest del sito EXPO.
Le due opere hanno tre caratteristiche comuni:
Sono inutili.
Sono state inventate da due pesi massimi di EXPO e perle
di onestà (ACERBO E ROGNONI).
In entrambi i casi si sono autonominati RUP (Responsabile
Unico del Procedimento).
Rognoni era uno dei big di CAL (Regione Lombardia).
Acerbo ha anche fatto interessi di alcuni caporioni del
Comune?
Preciso che il RUP è colui che decide se gli aumenti
richiesti dagli appaltatori sono giustificati.
Acerbo ha poi ceduto il posto di RUP della via d’acqua al
parente del “mariuolo”.
Ma oggi – come
ciliegina – i giornali riportano un’altra notizia sconvolgente.
RENZI (GOVERNO) e PISAPIA (PROVINCIA) si sono dichiarati
favorevoli a una proposta fatta da ACERBO quando ancora era “nume tutelare”.
Togliere i quattrini stanziati a favore di chi non è in
grado di finire per tempo l’opera per buttarli nel…pozzo nero di EXPO. Viene
così annullata un’opera utile ai cittadini (che non potranno più utilizzare il
mezzo pubblico), la TRAMVIA Milano-Limbiate per dare a SALA i 60 milioni
stanziati.
Un tizio che, per carità, sarà anche un’onesta persona ma
che si è scelto come vice due delinquenti (avendo patteggiato potranno
querelarmi?), non si è accorto che 80 gare su 100 si erano svolte
irregolarmente, si è perlopiù fatto viaggi propagandistici, distribuito veline
fantasticanti alle giornaliste e ultimamente funge da bigliettaio. Vedremo gli
incassi veri.
CHE NE DICE L’ING. SALA DI TUTTE LE ALTRE OPERE CHE NON
VERRANNO FINITE ENTRO IL 30 APRILE?
Quando leggo di queste ruberie mi viene sempre in mente
quel povero diavolo che, avendo messo in tasca una merendina da 0,99 euro in un
supermercato ed avendo un piccolo precedente, è stato immediatamente processato
e condannato a tre anni (veri).
La Procura non avrebbe potuto patteggiare anche con lui
facendogli pagare tre merendine invece di una? È SICURA CHE I NOSTRI DUE EROI
NON ABBIANO NASCOSTO ALTRE MERENDINE?
E infine mi rivolgo a Lei signor Sindaco.
La tramvia per Limbiate è solo l’estrema dimostrazione di
quanto i milanesi e la Provincia Le stiano a cuore. Continui beatamente a
occuparsi di SCALA e a fregiarsi di LEGION D’ONORE mentre buona parte dei Suoi
assessori continua ad insultare e sbeffeggiare i cittadini.
Si astenga però dal ripresentarsi. Per quattro anni i
cittadini delle periferie non l’hanno vista e Lei non li ha ascoltati. Mai.
Luigi Caroli