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sabato 10 ottobre 2015

ANTIFASCISMO
A PROPOSITO DEL MILITANTE ANTIFASCISTA
ANTONIO MOLINARI

La copertina del libro di cui Schirone fa cenno nella lettera

A seguito della pubblicazione sulla prima pagina del nostro giornale del ricordo dell’antifascista milanese Antonio Molinari, da parte del figlio Emilio, lo storico del movimento libertario e militante anarchico Franco Schirone, ci invia questa lettera ricca di notizie e che speriamo serva ad alimentare quella che deve tornare ad essere una doverosa ricerca.
 
Carissimo Angelo
ho letto con interesse l'articolo su Antonio Molinari e il piacere della lettura sta anche nel fatto che finalmente e sempre più spesso si parla e si scrive di umili militanti ai più sconosciuti ma che, come dici tu, sono stati il sale della terra e della diffusione delle idee di libertà. L'articolo mi ha colpito anche per due altre notizie.
La prima riguarda il libro di M. Gorky (La Madre) che è stato uno dei libri più letti e sequestrati al confino fascista (ne aveva parlato anche Sandro Pertini ai suoi tempi) e come forse sai l'editore era l'anarchico Giuseppe Monanni (a Milano) che, non potendo più stampare libri di autori libertari (come Casa editrice Sociale), dal 1927 ha pubblicato circa 200 romanzi sociali (tra cui diversi testi di M. Gorky), alcuni dei quali sequestrati (soprattutto quelli di J. London: Il tallone di ferro, ecc.). Queste pubblicazioni erano della Editrice Monanni edizioni Ala (li ho rintracciati quasi tutti nel corso di 30 anni di ricerche nei mercatini delle pulci).
La seconda notizia è il nome del partigiano comunista Abico Albino col quale Antonio Molinari era in contatto. Abico, anch'egli comunista, faceva parte di un gruppo Gap di Baggio-Via Novara che si ritrovava nella casa dell'anarchico Maurizio del Sale (il più anziano del gruppo, quarantacinquenne) ad Assiano (appena fuori Baggio, dopo il Quartiere Olmi). M. Del Sale, Albino Abico, Giovanni Alippi, Bruno Clapiz costituiscono il Gap "Mendel" in collegamento con le brigate "Garibaldi", gruppo composito definito "formazione anarchica" da fonti del partito comunista (in realtà anarchici erano M. Del Sale e G. Alippi). Tutti poi arrestati e fucilati dai nazifascisti il 28 agosto 1944 in via Tibaldi. Una lapide ricorda il luogo dell'eccidio.
Queste notizie le ricavo dal libro "Per la rivoluzione sociale" che tu hai recensito su "Odissea", il capitoletto si trova alle pagg. 81-82.
Scrivo questo perché credo siano notizie che possono interessare Emilio Molinari e magari puoi farle recapitare.
Un saluto libertario
Franco Schirone