EDITORIA
È NATA
“TRALERIGHE”
UNA NUOVA PROMETTENTE
EDITRICE MILANESE
di Angelo
Gaccione
Daniele Ceccherini e Angelo De Marinis |
Da agenzia editoriale a Casa Editrice, la creatura
di Daniele Ceccherini e Angelo De Marinis fa il suo debutto con un programma
molto ambizioso, fare quello che un’editrice dovrebbe fare: scoprire buoni
libri e nuovi talenti e badare alla risorsa più importante: costruire un
Catalogo degno di questo nome e durevole nel tempo. Tutte cose che da decenni i
grandi marchi editoriali non fanno più. Che merito ha un editore che si limita
a tradurre e pompare best-seller stranieri che raggiungono alte vendite, ma che
non lasciano segni e scompaiono dall’orizzonte culturale come effimere meteore?
Scoppiata la “bolla” mediatica scompare anch’esso ed è come se il libro non
fosse mai esistito. Non solo non resta in catalogo (da almeno mezzo secolo i
grandi editori hanno rinunciato al catalogo), ma quel libro non avrà inciso né
nella coscienza e nell’intelligenza del lettore; né territorialmente sul luogo
dov’è apparso, perché non appartiene a quel luogo e non appartiene alla
coscienza del lettore. Su questo scollamento fra letteratura e contesto storico
ci si dovrà prima o poi interrogare.
Sono libri
ibridi, neutri, disponibili in qualsiasi terminal di aeroporto internazionale,
da leggere tra un volo e l’altro, come puro intrattenimento o “evasione”, come si dice con un termine
orribile, ma che rende bene l’idea. E che merito ha proporre nomi
“economicamente sicuri” spinti a produrre un libro dopo l’altro per tenere
testa al mercato? Nessuno ha voluto chiedersi finora quanto questa pessima
pratica influisca negativamente sul lavoro di ricerca e di qualità dei suoi
autori; ricerca e qualità che come per tutti i lavori, hanno bisogno di tempi
lunghi e di applicazione, per produrre qualcosa di buono e di valido. La
qualità in ribasso e la scarsa cura dello stile nel campo della scrittura (e di
quella letteraria in particolare), nasce proprio da questa forsennata
accelerazione cui un mercato sempre più drogato impone. E i libri seguono questo
triste destino esaurendo la loro funzione in un tempo altrettanto contratto ed
effimero.
Il logo dell'Editrice |
Le linee
programmatiche di “Tralerighe” per fortuna segue un’altra logica. Una piccola
editrice può farlo perché non deve inseguire nulla se non il suo radicamento e
le sue ragioni. Saranno il tempo e il catalogo a dargli ragione. Lasciatemi
dunque gioire per l’avventura di questi nuovi naviganti, di questi sognatori ad
occhi aperti che, sfidando perigli ed avversità, riprendono il cammino sulle
acque procellose dell’editoria. Poiché quasi sempre, nell’indifferenza generale
(e soprattutto istituzionale), si lasciano morire imprese intellettuali,
chiudere librerie, cinema, teatri, riviste, luoghi di aggregazioni culturali,
noi vogliamo salutare con entusiasmo la nascita di questa creatura ed augurarle
tutto il successo che merita.
Una delle copertine della Collana Times |
Le edizioni
finora prodotte sono gradevoli e ben curate (di alcuni titoli ci occuperemo
nelle rubriche letterarie di questo giornale) e soprattutto agevoli nella
lettura. Cosa non trascurabile per incalliti gutenberghiani come me. Lo stile
di comunicazione con l’esterno è senza spocchia: lo stesso non si può dire di
tante piccole editrici che imitano l’oltraggiosa arroganza delle grandi.
Rispondere e dar retta a chi ti contatta, era un tempo una pratica di civiltà
che oggi è quasi del tutto scomparsa. A “Tralerighe”, i cui professionisti che
la animano, si occupano da tempo di comunicazione e da quel mondo provengono,
sanno bene come la cura di questo rapporto sia essenziale per il successo della
loro impresa. La disponibilità all’ascolto è una virtù e, insieme, un ottimo
punto di partenza. Segnalo qui, di passaggio, che in un tempo ormai lontano,
passai lettere e racconti inediti di Carlo Cassola, così come un’intervista
esclusiva di Vasco Pratolini (non riceveva nessuno da tempi immemori, ma io ero
amico del suo caro amico Cassola e fece un’eccezione), a organi di stampa
diversi da quelli da me contattati, perché questi ultimi non si degnarono di
una risposta. Salvo poi farsi vivi dopo che i materiali erano stati pubblicati
da altri.
Una delle copertine della Collana Times |
Questo 2016 si è
aperto bene. Da qualche settimana c’è stato a Novara il battesimo
dell’Associazione Culturale “Le Rêve et la Vie” di un’altra sognatrice, la cara
amica e collaboratrice di queste pagine Chiara Pasetti, appassionata studiosa
di Flaubert; da qualche giorno la notizia, da Cosenza, che l’interessante e
colta rivista letteraria “Capoverso” di un altro amico, l’editore delle
Edizioni Orizzonti Meridionali Franco Alimena, darà vita alla “Biblioteca di
Capoverso” e alla “Piccola Biblioteca di Capoverso”; ed ora quest’altra
magnifica di “Tralerighe” che prende vita qui a Milano, aggiungendosi al
fermento che darà lievito a quella città che vorremmo e per cui ci battiamo:
più consapevole e colta; meno frivola e bottegaia.
Una delle copertine della Collana Times |
Dunque, cercate i libri di “Tralerighe”; dite ai librai da
cui vi servite di richiederli e metterli in bella vista: non se ne pentiranno.
Seguite le sue iniziative che ci saranno nei vari luoghi della città. “Odissea”
vi terrà informati pubblicandone notizie e locandine. Date un’occhiata al suo
sito: www.tralerighe.biz e se occorre
chiamateli: 02-36577292. Sono dei
sognatori e vi risponderanno.