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lunedì 22 febbraio 2016

Per Giuliano Zosi scomparso ieri, 20 febbraio 2016
di Adam Vaccaro

 Come preannunciato, vi comunico ore e luoghi relativi alle fasi della cerimonia funebre di domani:
- Alle ore 9,45 il feretro partirà dalla Casa Funeraria San Siro, Via Amantea 2, Milano (Baggio).
- Alle ore 11 saremo alla Sala Polifunzionale del Cimitero di Lambrate, per l'ultimo laico saluto al carissimo Giuliano. Ringraziamo con affetto coloro che potranno partecipare (e sono a disposizione per eventuali ulteriori informazioni).
Adam
A destra della foto il compianto Giuliano Zosi con il suo caro amico
il poeta e critico Adam Vaccaro 

Giuliano Zosi è stato un esempio di artista e di poeta che non poteva concepire alcuna azione creativa senza passione antropologica e civile, che rifiutava la povertà di sensi di ogni gesto autoreferenziale e appagato di sé, entro un orizzonte personale o di esercizio tecnico di questa o quella forma espressiva. Difficile, molto difficile, per me sarà constatare l'assenza di Giuliano, dopo tanti anni di contatti, scambi creativi e umani, dentro e fuori Milanocosa, di qualità così rara nel mondo d'oggi. Giuliano è stato per me un fratello e una fonte di energia insostituibili.
Riporto e gli dedico qui un testo nato da uno dei nostri scambi, dopo l’ascolto di un suo brano, suonato in casa al pianoforte per avere le mie impressioni. Dopo di che scrisse su tale testo un’altra composizione, che venne inserita ed eseguita in Canti e Discanti, tre giornate di Milanocosa al Cam Garibaldi, giugno 2008.
Fu una esperienza straordinaria, che Giuliano ha poi narrato in diversi sui scritti, non ultimo nel suo libro “Musica / Poesia, Mitologia di un’esperienza”, Sedizioni, Milano 2014.


 Sconfinata landa

Sconfinata deserta landa di luce uccisa
d’uccelli vorticanti e cavalli scalpitanti
d’insolenti campane che agitano il silenzio
di fanciulle e fiori
d’acuminati feroci infuocati strali
sulla pelle che geme arcaica
sonata estratta da dolci lampi
della nostra miseria sacrato raccolto
sul lembo che copre candido
la pietra in sangue d’innumerevoli
sacrifici consumati dal tempo
e tu che qui risuoni ancora cercando aprendo
Adam Vaccaro
(27 novembre 2006)