ACQUA PUBBLICA, la lotta riprende sul
decreto Madia
Acqua pubblica, Pd
e governo Renzi calpestano referendum 2011.
Ma la battaglia
continua contro il decreto Madia
Non sono passati più di tre giorni dalla
rivendicazione da parte di Renzi dell’astensionismo nel referendum sulle
trivellazioni (“referendum inutile”, come certamente hanno capito gli abitanti
di Genova), che il governo e il Pd compiono l’ulteriore atto di disprezzo della
volontà popolare. Il tema questa volta è l’acqua e la legge d’iniziativa popolare,
presentata dai movimenti nove anni fa, dopo aver raccolto oltre 400.000 firme.
La legge è stata approvata ieri alla Camera, fra le contestazioni dei deputati
di M5S e SI e degli attivisti del Forum italiano per i movimenti dell'acqua che
in aula non hanno fatto mancare di far sentire la loro voce di fronte a questo
scippo.
Il testo approvato infatti è radicalmente diverso, nella
forma e nei principi, di quello proposto dal Forum e sottoscritto dai
cittadini. Nonostante il ministro Madia insista a dire che "finché c'è
questo governo nessuno sentirà parlare di privatizzazione dell'acqua", il
suo partito, il PD, e la sua maggioranza hanno stravolto il testo a partire
dall’articolo 6 che disciplinava i processi di ripubblicizzazione. E la discussione
di ieri ha fatto cadere anche l'ultima foglia di fico dietro la quale il PD
aveva provato a nascondersi. Infatti, la Commissione Bilancio ha cancellato la
via prioritaria assegnata all'affidamento diretto in favore di società
interamente pubbliche.
Non solo, mentre la legge va in discussione al Senato
procede a passo spedito l’iter del decreto Madia (Testo unico sui servizi
pubblici locali) che prevede l’obbligo di gestione dei servizi a rete (acqua
compresa) tramite società per azioni e reintroduce in tariffa l’ “adeguatezza
della remunerazione del capitale investito”, ovvero i profitti, nell’esatta
dicitura abrogata dal voto referendario. Inoltre, tale decreto dice
esplicitamente che prevarrà su tutte le norme di settore, comprese quelle sul
servizio idrico. Questi sono i fatti, che smentiscono da soli il Ministro Madia
quando afferma impunemente che “il dlgs rispetta l'esito del referendum”.
A tutto questo occorre rispondere con una vera e propria
sollevazione dal basso, con iniziative di contrasto in tutti i territori e
l’inondazione di firme in calce alla petizione popolare per il ritiro del
decreto Madia, promossa dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua
all’interno della stagione appena aperta dei referendum sociali.
Forum Italiano dei
Movimenti per l'Acqua
Movimento per la
scuola pubblica
Campagna
"Stop devastazioni", per i diritti sociali ed ambientali
Comitato Sì Blocca
Inceneritori
Andrea Milluzzi
ufficiostampa@referendumsociali.info
+393497646213
Skype: Millandrea
www.referendumsociali.info