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lunedì 23 maggio 2016

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Chiara Pasetti segnala ai lettori di Odissea

MOSTRA “Art Ribel” a Saluzzo – “Un’arte che apre i cancelli”
La locandina della mostra

Fino al 29 maggio, presso i saloni espositivi della Castiglia a Saluzzo (Piazza Castello), mostra di Art Ribel e presentazione del progetto Le nuvole nei musei di Saluzzo -Io… Le nostre radici, a cura dell’Università Popolare di MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi (UPMAT), in collaborazione con il Centro Diurno “Le Nuvole” di Saluzzo e i Servizi Educativi della Società CoopCulture per i beni culturali della Città di Saluzzo.
La mostra (a ingresso libero) presenta opere realizzate all’interno di servizi per persone disabili, comunità di recupero dei tossicodipendenti, servizi psichiatrici, accanto ad opere di artisti contemporanei. Nell’ottica dell’Art Ribel non importa chi è l’autore o la patologia, ciò che interessa è l’opera, per scoprire e valorizzare la continuità dei potenziali espressivi umani al di là delle condizioni di età, salute, competenza e cultura specifica.
Alla mostra partecipano anche gli artisti e i pazienti che fanno parte del Museo Attivo Claudio Costa, fondato nel 1992 e gestito dall’Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli (IMFI) nell’ospedale psichiatrico di Quarto-Genova. Questo spazio vedeva e vede tutt’ora la collaborazione di artisti che portano le loro esperienze e sensibilità e lavorano accanto ai pazienti. Attualmente a Quarto sono attivi il laboratorio di arte terapia, ceramica, incisione e danza terapia, e sono presenti oltre ottocento opere tra lavori scaturiti dai diversi atelier di arte terapia e dalle opere donate dagli artisti che continuano ad affiancarsi ad operatori e volontari per promuovere e gestire laboratori espressivi attraverso le diverse tecniche delle forme artistiche. Nella mostra di Saluzzo IMFI sarà presente, tra le altre, con opere di Claudio Costa, Stefano Grondona, Davide Raggio, Nino Bernocco, Monica Serra.

Una delle opere esposte in mostra: Davide Raggio, Furia – 1990 –
radice e legno scolpito, fil di ferro.
In occasione della mostra di Saluzzo saranno organizzati momenti di formazione per adulti a cura di Stefania Guerra Lisi (capo scuola dell’Università Popolare di MusicArTerapia) e delle varie realtà del territorio che lavorano sulla comunicazione inclusiva e “sull’arte per tutti”, laboratori per le scuole del territorio a cura dei ragazzi-educatori del Centro Diurno “Le Nuvole”, dell’ “Associazione italiana MusicArTerapeuti nella Globalità dei linguaggi (AIMAT – GDL)”, dell’operatore didattico della CoopCulture e degli studenti dell’Università Popolare di MusicArTerapia che hanno maturato una formazione specifica nella Globalità dei Linguaggi.

C. P.