ALLI BENIGNI LETTORI
Appunti intorno al nuovo romanzo di Zaccuri.
Segnaliamo ai lettori la nota di Gaccione
nella Rubrica “Officina”
La copertina del libro |
LO
SPREGIO
di Angelo
Gaccione
Alessandro
Zaccuri non è solo quell’ottimo e acuto critico letterario che conosciamo (per
me uno dei migliori sulla piazza), è anche un valente narratore, come mostrano
i suoi romanzi: da “Il signor figlio”
a “Infinita notte” a “Dopo il miracolo”, fino a questo fresco
di stampa dal titolo “Lo spregio”
(Ed. Marsilio, pagg. 120 € 16,00), finito di scrivere nel novembre del 2013.
In
un celebre pamphlet letterario di un po’ di anni fa, lo scrittore americano Tom
Wolfe lamentava il fatto che gli scrittori hanno rinunciato a raccontare la
realtà, lasciandola pressoché interamente nelle mani dei giornalisti, così come
la cronaca, che è materia viva, magmatica, pulsante, e che ai narratori si
offre come pozzo senza fondo. Il danno per Wolfe è duplice: perderne
l’interpretazione più profonda e smarrire la conoscenza del proprio tempo.
Perché è solo il buon narratore in grado di riscattare la materia “vile” della
cronaca e a conferirgli il giusto tocco, l’anima che vi soggiace, e farne
qualcosa di intemporale, di paradigmatico, di universale... [vedi rubrica "Officina]