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giovedì 6 ottobre 2016

ALLI BENIGNI LETTORI
Appunti intorno al nuovo romanzo di Zaccuri.
Segnaliamo ai lettori la nota di Gaccione 
nella Rubrica “Officina”  

La copertina del libro




LO SPREGIO
di Angelo Gaccione

Alessandro Zaccuri non è solo quell’ottimo e acuto critico letterario che conosciamo (per me uno dei migliori sulla piazza), è anche un valente narratore, come mostrano i suoi romanzi: da “Il signor figlio” a “Infinita notte” a “Dopo il miracolo”, fino a questo fresco di stampa dal titolo “Lo spregio” (Ed. Marsilio, pagg. 120 € 16,00), finito di scrivere nel novembre del 2013.
In un celebre pamphlet letterario di un po’ di anni fa, lo scrittore americano Tom Wolfe lamentava il fatto che gli scrittori hanno rinunciato a raccontare la realtà, lasciandola pressoché interamente nelle mani dei giornalisti, così come la cronaca, che è materia viva, magmatica, pulsante, e che ai narratori si offre come pozzo senza fondo. Il danno per Wolfe è duplice: perderne l’interpretazione più profonda e smarrire la conoscenza del proprio tempo. Perché è solo il buon narratore in grado di riscattare la materia “vile” della cronaca e a conferirgli il giusto tocco, l’anima che vi soggiace, e farne qualcosa di intemporale, di paradigmatico, di universale... [vedi rubrica "Officina]