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lunedì 17 ottobre 2016

L’UNIONE SINDACALE ITALIANA VOTA NO!


 21/22 ottobre 2016: NO ALLA MODIFICA CHE
PEGGIORA LA COSTITUZIONE

PROTESTA E MOBILITAZIONE (con sciopero nazionale per tutte le categorie pubbliche e private).

21 ottobre a Roma: dalle 9.30 manifestazione al Ministero a Viale Trastevere 76/A (al Miur) e presidio di lotta nell’ambito delle iniziative che si svolgeranno in città nella giornata di mobilitazioni.                                        
Ore 16.00 a Piazza San Giovanni
22 ottobre: corteo nazionale da Piazza San Giovanni NO RENZI DAY

DICIAMO NO: alla “controriforma” della Costituzione, voluta da Governo, da Renzi, da Confindustria, dalle banche e dall’Unione Europea (che pretendono maggiore mano libera per portare avanti i loro progetti e la difesa dei “loro” interessi”, che non coincidono con gli interessi delle classi lavoratrici e dei settori disagiati e sfiancati dalla crisi);
al “JOBS ACT”, alla legge MADIA (che vuole privatizzare e liberalizzare i servizi pubblici e le aziende pubbliche…), alla legge “FORNERO”, alle GRANDI OPERE INUTILI, ai tagli alla SANITA’,
NO ALL’ISTRUZIONE sempre più mercificata e sempre meno pubblica    (“labuonascuoladirenzi”
L. 107/2015, sta producendo effetti nefasti dagli asili nido all’università, alla ricerca e anche alla cultura…), agli interventi sulle pensioni a favore…delle banche (o delle grandi compagnie di assicurazione, con un modello di tutela “all’americana”)
NO ad accordi di negoziazione internazionale sul libero mercato (TTIP, CETA), alle spese e alle missioni militari, alla guerra e alla Nato;
LOTTIAMO PER: ottenere un salario minimo intercategoriale a 1300 euro (netti), la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e di ritmi lavorativi, per l’occupazione e la “stabilizzazione” dei precari e precarie, per la piena ed efficace tutela della SALUTE e della SICUREZZA per chi lavora, negli ambienti di lavoro e sui territori, per una maggiore distribuzione delle risorse e della “ricchezza sociale” prodotta, per un reddito minimo per disoccupati e precari, per riconquistare in concreto diritti, salari, dignità e per misure di politica economica che non siano funzionali solo a chi detiene il potere economico/finanziario;   
E’ una campagna di lunga durata di mobilitazioni e serve la partecipazione diretta  di tutti/e noi, l’auto organizzazione va praticata e applicata da tutti.
Usi ricorda che il 25 novembre è la giornata internazionale contro le violenze (e le discriminazioni) sulle donne, il 26 novembre corteo nazionale a Roma e il 27, tavoli di approfondimento su varie tematiche decise dall’assemblea svoltasi a Psicologia l’8 ottobre.
W l’UNITA’ DEI LAVORATORI!
SOLO LA LOTTA VINCE!