Piero
Martinetti e i professori del “no” al fascismo
Sia lode
imperitura a questi uomini.
Dal
26 al 26 ottobre si è tenuto il Convegno Internazionale “Piero Martinetti:
l’impegno della ragione nel mondo. Sulle radici della scuola di Milano tra
ragione e vita, tra Kant e Spinoza”, a cura di Fabio Minazzi, presso Università
degli Studi dell’Insubria-Centro Internazionale Insubrico Varese. Il simposio è
stato organizzato per ricordare i dodici professori su 1225, tra cui Martinetti
(il solo filosofo tra questi), che nel 1931 rifiutarono di giurare fedeltà al
fascismo e per questo furono immediatamente licenziati. Gli atti del convegno,
insieme a documenti inediti, si possono leggere in Filosofi antifascisti. Gli
interventi del congresso milanese della Società Filosofica Italiana sospeso dal
regime nel 1926, a cura di Fabio Minazzi, Mimesis 2016.
Per
l’occasione l’Ateneo di Varese ha scoperto e affisso una targa, finora rimasta
occultata, che ricorda questi dodici spiriti libera della ricerca culturale e
scientifica.
Si
riporta qui sotto il testo della targa, la cui realizzazione grafica è a cura
dell’artista Erica Tamborini:
Nel
1931, la dittatura impose a 1225 docenti universitari di giurare fedeltà al
fascismo. Solo i seguenti professori rifiutarono per difendere la libertà della
ricerca e dell’insegnamento e furono pertanto licenziati:
Ernesto Bonaiuti Roma Storia del
cristianesimo
Mario Carrara Torino Antropologia
criminale
Gaetano De Sanctis Roma Storia antica
Giorgio Errera Pavia Chimica
Giorgio Levi della Vida Roma Lingue semitiche
comparate
Fabio Luzzato Milano Diritto agrario
Piero Martinetti Milano Filosofia
teoretica
Bartolo Nigrisoli Bologna Chirurgia
Francesco Ruffini Torino Diritto
ecclesiastico
Edoardo Ruffini-Avondo Perugia Storia del
diritto
Lionello Venturi Torino Storia dell’arte
Vito Volterra Roma Fisica matematica
In
occasione del nostro convegno martinettiano si ricorda questa loro preclara
lezione perché, à la Cattaneo, la civiltà è milizia.
Varese,
26-27 ottobre 2016
Centro
Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti”
(Testimonianza raccolta
da Chiara Pasetti)
*Si sottolinea che “Odissea” è il solo giornale tra quelli
contattati che ha dato spazio a questa importante e doverosa notizia.