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venerdì 13 gennaio 2017

IL SALE DELLA TERRA.
C’è chi distrugge e chi medica ferite

In Aprile, in Guatemala
di Emanuele Chiodini

 
"La povertà non è un fato di natura ma il prodotto di società ingiuste perché inegualitarie e predatrici. In piedi umanità contro il futuro della vita!"
[Riccardo Petrella]

Torniamo in Guatemala in Aprile. Il viaggio in Guatemala è diventato per noi una tappa quasi obbligata. Finche' ce la faremo, finché le nostre forze (economiche, di tempo, di disponibilità in via generale) ce lo permetteranno. Perché tornare in Guatemala ogni anno?
Perché laggiù, in questo strano, colorato, contradditorio, scosceso, caliente... paese del Centroamerica abbiamo costruito, nel tempo, una rete di amicizie, di luoghi da visitare, di occhi da guardare, di mani da stringere, di volti da ritrovare, bambini da abbracciare.
Tornare in Guatemala, per vedere, misurare da vicino il senso - e l'effetto - della solidarietà delle nostre piccole azioni che cerchiamo di portare avanti, da qui, dall'Italia, questo nostro paese oggi intristito e piegato su stesso, su un presente permanente e senza orizzonte, vittima del peggio che in questi anni si è annidato nei suoi gangli vitali e che meriterebbe una nuova ventata di vera Liberazione; perché in Guatemala ci sentiamo 'in famiglia', ci sentiamo 'a casa'; perché abbiamo un debole per l'America Latina, per la sua storia, triste e rivoluzionaria allo stesso tempo, per la sua letteratura e i suoi poeti, la musica delle sue marimbe, per il senso e la voglia di riscatto che si respira ancora da quelle parti, perché qui è nata la Teologia della Liberazione, perché questo è stato un continente assassinato (dunque impoverito... leggete Le vene aperte dell'America latina di Galeano, al pari dell'Africa, dalla sete senza limite dell'Occidente coloniale e sfruttatore, per i due Oceani, infinità di respiri, in mezzo ai quali sosta questa terra sterminata, per la sua fede semplice e smisurata verso un Dio, spesso lontano, - un po' cristiano, un po' indio, un Dio a metà strada- ma mai così vicino perché esperienza vera di umanità.


Torniamo a visitare le scuole rette dalla nostre amiche suore 'Misioneras de la Caridad de Maria Imaculada', una a El Rancho (valle del Motagua) e una nella linda cittadina di Santa Catarina Mita (adagiata su una proda verso il Salvador). Andremo a trovare don Marino Gabrielli, sacerdote torinese, una vita spesa a Moyuta (una città che abita sotto un discreto vulcano, anche qui vicino al Salvador) per mandare i bimbi a scuola. E poi andremo a rivedere i bimbi (quanti bimbi in Guatemala!) della Casa d'Accoglienza 'Ninos de Fatima', una struttura modello che presta il suo servizio a Città del Guatemala e dove vengono accolti minori abbandonati o per povertà, o per violenza, o per cause che senso non hanno: qui bambini di ogni età trovano un tetto, un vitto e una comunità che li educa  li accompagna nel cammino della vita, verso l'età adulta. Un'oasi in mezzo a un mare magno di problemi (il Guatemala è uno dei paesi dell'America latina con i più alti indici di de-scolarizzazione e di de-nutrizione). Non potremo, da ultimo, non salutare anche i nostri amici della comunità indigena Ixil, nella regione del Quiche' (la zona del Guatemala più massacrata durante i folli 36 anni di guerra civile occorsa tra il 1960 e il 1996): ieri in lotta contro un esercito violento e assassino e oggi in lotta contro le multinazionali che vogliono sottrarre e deformare il loro territorio incantato. Alle multinazionali del Nord il profitto derivante dall'attività estrattiva e dalla produzione di energia idroelettrica, alle popolazioni indigene di origine Maya, i cocci della distruzione: noi siamo dalla parte delle famiglie indigene, senza se e senza ma, a tutela e sostegno dei loro diritti e delle loro sacrosante rivendicazioni.
Noi, ovvero, un piccolo gruppo, una piccola associazione fondata il 4 Giugno 2015 (dopo dieci anni di viaggi concepiti e realizzati in spirito di pura amicizia) per dare una veste un poco più ufficiale alle attività di solidarietà che promuoviamo e sosteniamo in questo paese dell'America Centrale.
Siamo "Insieme per il Guatemala" e queste sono le nostre credenziali (le trovate sulla omonima pagina facebook, insieme alla griglia dei progetti, scorrete un po' la pagina....)



LA STRUTTURA DELL'ASSOCIAZIONE E I CONTATTI INFO.
Presidente: Emanuele Chiodini (333.8636786)
Vicepresidente: Claudia Mossi (339.6542328)
Segretario: Serafina Tosi (340.38232233)
Consiglieri: Eliseo Monica ((333.9820298); Faini Silvestro (335.5934322); Mossi Silvia (333.4980579); Tosi Monica (331.6086027).
SEDE LEGALE: Via Roma, 65 -27028 - San Martino Siccomario (Pv)
CODICE FISCALE: 96073390187
INDIRIZZO MAIL: insieme.guatemala@gmail.com
COME SOSTENERCI:
• bonifico intestato a 'Insieme per il Guatemala' specificando nella causale il progetto scelto
BANCA PROSSIMA-INTESA SAN PAOLO: 
IBAN IT23 Y033 5901 6001 0000 0136 407
• versando un contributo direttamente ai componenti l'associazione
• presso lo storico bussolotto presente sul banco dell'Edicola 
di via Roma, 65 a San Martino Siccomario)
(Insieme per il Guatemala è un'ass.ne iscritta al Registro Regionale del Volontariato – Sezione. Prov.le di Pavia al nr. 354 PV)
A presto, ad Aprile in Guatemala, sempre in direzione ostinata e contraria, una musica intonata e suonata sul rigo senza tempo della solidarietà.