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mercoledì 25 gennaio 2017

Teatro “MOI” in Tournée
 La vita non è niente senza l’amicizia
 Cicerone
Lisa Galantini in una scena dello spettacolo 
(Foto: Donato Aquaro)

Da un po’ manco sulle pagine di Odissea, e sono felice di essere di nuovo qui! Innanzitutto Buon Anno a tutti i lettori, e complimenti per l’altissima qualità degli articoli, che continua a crescere. Ho visto con gioia che si sono aggiunti nuovi collaboratori da ogni parte d’Italia e del mondo, e la cosa non può che rendermi felice. Siamo una grande squadra!
Mi permetto di usare lo spazio che il direttore Angelo Gaccione mi offre per condividere con voi una cosa bella che mi è capitata ultimamente (per fortuna non capitano sempre e solo cose brutte!), e un po’ di notizie che mi riguardano personalmente…
Come sapete anche da queste pagine (potete leggere l’intervista condotta dal professor Gabriele Scaramuzza nella rubrica «Officina»), recentemente ho pubblicato un libro sulla scultrice francese Camille Claudel. Il testo contiene, tra le altre cose, anche il testo dello spettacolo MOI, che per la regia di Alberto Giusta e l’interpretazione di Lisa Galantini ha debuttato nel settembre scorso a Genova, con un ottimo riscontro di pubblico e di critica (http://genova.mentelocale.it/70755-genova-lisa-galantini-io-camille-claudella-migliore-artista-secolo/).

Questo spettacolo, dopo una precedente versione che mi ero vista costretta, per motivi molto gravi, a fermare dopo la prima, sarà a breve rappresentato in diversi teatri… è una «piccola tournée», come mi ha scritto carinamente proprio il Direttore di Odissea. Grazie alla collaborazione con diversi Comuni e all’attenzione di Direttori teatrali sensibili al progetto, sarà prossimamente nelle seguenti località, sempre alle ore 21:
14 febbraio Teatro Sociale Valenza (Alessandria)
22 febbraio Teatro Virginian Arezzo
2 marzo Teatro Openjobmetis Varese
5 aprile Teatro Coccia Novara
6 aprile Teatro Mastroianni San Martino Siccomario (Pavia)


E speriamo che a queste date altre se ne aggiungano in futuro! Ma non è solo questo, ora, che desidero farvi sapere…
 Lo spettacolo è prodotto dall’Associazione culturale “Le Rêve et la vie”, di cui ho la gioia di essere il Presidente, inaugurata lo scorso anno a Novara alla presenza, anche, del Direttore di Odissea, che aveva speso parole di grande stima e incoraggiamento nei riguardi di questa avventura culturale composta da sognatori! Il Teatro della Tosse di Genova collabora allo spettacolo. Ora, recentemente l’Associazione, che vive, come tutte le realtà di questo tipo, di sostegni privati, di “sponsor” insomma, si è trovata, proprio per le tante spese che i progetti culturali comportano, in “braghe di tela”, per usare un eufemismo… Come fare per il futuro, per le tante attività già realizzate e per quelle in cantiere? Fermarsi? Andare avanti? Come e a chi chiedere un aiuto, quando in questo momento pare che la gente sia interessata a tutto fuorché alla cultura? Queste e altre domande sono quelle che quasi quotidianamente mi assillano e di cui rendo partecipi i miei soci e amici, consapevoli quanto me delle difficoltà del momento. Ebbene… La scorsa settimana un carissimo amico, di cui non faccio il nome nel rispetto della sua privacy, ha compiuto gli anni. A mia insaputa ha organizzato una festa di compleanno, nella quale ha chiesto ai suoi amici, invece dei soliti (e comunque graditi e, in questo caso, data la persona di cui sto parlando, più che meritati regali) di versare un contributo libero sull’Associazione… Nel giro di pochi giorni sono arrivati dei “regali” non per lui ma per l’Associazione, che ora può dunque onorare gli impegni già presi, continuare la sua attività e non, al contrario, morire stritolata dalle tante spese che un’associazione, seppur culturale, prevede e deve sostenere. Io non so davvero, a titolo personale e in qualità di Presidente dell’Associazione, come ringraziare prima di tutto l’amico che ha avuto questa idea, e poi i suoi, di amici, che invece di comprare orologi, una bottiglia, fiori, o altro, hanno aderito alla proposta e hanno di fatto indirizzato il loro regalo all’Associazione. È un gesto che mi commuove e mi tocca nel profondo del cuore, perché è spontaneo, non chiede nulla in cambio, ed è volto a sostenere una realtà che ho fortemente voluto e in cui credo profondamente. Se tutti noi, io per prima, imparassimo da questa piccola, grande lezione di generosità, solidarietà e amicizia disinteressata, come le vere amicizie dovrebbero essere, si potrebbero aiutare tantissime realtà, anche molto più meritevoli e importanti di un’Associazione culturale. Se tutti noi rinunciassimo a qualcosa di nostro, o che potrebbe essere nostro, per dare agli altri, forse tante persone potrebbero uscire da situazioni di indigenza economica e, di conseguenza, di sofferenza spirituale. Forse questo esempio può aiutarci a riflettere su ciò che siamo disposti a fare, a dare, e dunque a ricevere. Forse, anzi sicuramente, in ogni caso e in ogni epoca, anche quella, cupa, attuale, esistono ancora persone per cui vale la pena di lottare, di portare avanti i propri ideali, e alle quali si può dire, senza dover fingere o dover apparire ossequiosi, ma, al contrario, sinceramente: GRAZIE DI CUORE.
Chiara Pasetti
 La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella consapevolezza di meritarli” [Aristotele]