Premio speciale a
Angelo Gaccione
Fiesole, 25 novembre
2017. Premiato il disarmo
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La copertina del libro premiato |
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Fiesole: Premio a Gaccione |
Nell’anno del
centenario della nascita di Carlo Cassola, numerosi e variegati sono stati i
contributi critici per ricordare l’autore di alcuni tra i principali romanzi
del nostro Novecento, Fausto e Anna, Il taglio del bosco, La ragazza di Bube, Un cuore arido... E dopo anni di incomprensibile oblio, si è
tornati finalmente a leggere il suo nome sulle pagine dei quotidiani. Tra le
iniziative editoriali più significative, sicuramente l’edizione del suo
carteggio con lo scrittore Angelo Gaccione, Cassola
e il disarmo. La letteratura non basta, uscito per l’editore lucchese
Tralerighe e relativo agli anni 1977-1984. Un volume che si distingue per due
meriti in particolare, quello di disseppellire la produzione epistolare di
Cassola; e quello di testimoniare l’intensità posta dallo scrittore,
soprattutto negli ultimi anni della sua vita, nella campagna di
sensibilizzazione dell’opinione pubblica, al fine di combattere il ricorso agli
armamenti nelle società moderne. La posta in gioco degli ultimi anni di lavoro
di Cassola è davvero alta, intravedendo, sull’orlo della propria eclissi,
quella del mondo e iniziando così ad agitare temi purtroppo ancor oggi attuali:
“La sola cosa di cui m’importa, e per cui
darei volentierissimo questo scampolo di vita personale che ho ancora a
disposizione, – scriveva nel 1978 a Giovanni Russo – è far sì che la distruzione del mondo, che sarebbe la massima iattura,
non accada”. Ideali e istanze
pacifiste che Cassola condivideva con Angelo Gaccione, intellettuale attivo sin
dagli anni Settanta nell’ambiente letterario e politico di Milano, destinatario
delle lettere oggi finalmente edite e che offrono lo spaccato di questo
laboratorio politico pacifista e antimilitarista. È anche grazie all’incontro
con Gaccione che l’iniziativa di Cassola per propagandare il disarmo bellico
degli Stati nazionali si rafforza, dapprima come realtà locale e poi come
associazione a carattere nazionale. Entrati in contatto nel 1977, saranno protagonisti
di un rapporto di grande intesa e complicità, attraversato sin dall’inizio
anche da una proficua dialettica. Addentrandosi nella lettura delle missive a
Gaccione si può conoscere, oltre allo scrittore, anche l’uomo che Cassola è
stato, colto nella viva manifestazione del suo carattere e della sua persona
placida e mite, come racconta lo stesso Gaccione nella conversazione con
Federico Migliorati che precede le lettere: “Non usava il linguaggio per
sopraffare l’interlocutore, non faceva sfoggio di cultura, voleva entrare in
sintonia con lui (…). Schivo e riservato, in lui c’era un pudore antico nato
dalla buona educazione (...). Non si è mai atteggiato a divo e ad artista,
nonostante l’immenso successo popolare”. Un Cassola sicuramente inedito, che
aveva fatto suo il principio che uno scrittore deve sapersi spendere per la
gente. Ma il merito di questo volume non consiste solo nel riportare alla luce
un momento storico in cui la letteratura si faceva portavoce di istanze civili
e politiche, ma anche di osservare come proprio attraverso l’urgenza di queste
idee Cassola definisca una nuova agenda letteraria, che riscatta la definizione
degli anni Sessanta – di scrittore disimpegnato – in favore della definizione
di una nuova idea di letteratura dell’impegno che finisce per superare la
precedente dimensione ‘esistenziale’.
Grati quindi
dobbiamo essere a Gaccione che, mettendo a disposizione questi documenti,
permette a noi di rivelare, insieme alla causa disarmista dell’ultimo Cassola,
il suo «amore per la vita» e la consapevolezza che, quando il mondo rischia di
saltare in aria, forse «la letteratura non basta». Per questo la Giuria del Premio Fiesole Under
40 ha deciso all’unanimità di assegnare a Angelo Gaccione un premio speciale
2017.
ALBUM
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Foto 1 |
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Foto 2 |
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Foto 3 |
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Il teatro romano di Fiesole |
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Gaccione nello studio di Alberto L'Abate.
Alla sua destra Anna Luisa Leonardi moglie di L'Abate
e a sinistra un'amica fiorentina. In mano libri sul disarmo.
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