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domenica 22 luglio 2018


LETTURA/16
Aforismi per un giorno solo
di Nicolino Longo


“Per diventare dei grandi politici, non bisogna, per forza,
avere ‘una grande gobba’. Ma solo, sgobbare”.

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“L’altruismo: è l’egoismo sotto copertura ”.

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“I politici, prima di essere eletti, ti promettono mari e monti.
Una volta eletti, i monti, te li fanno scalare; nei mari,
ti ci lasciano affogare”.

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“Le moto: pur avendo mandrie di cavalli nei motori, non galoppano.
Tutt’al più, possono impennarsi”.

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“Alcuni politici devono fare salti mortali, per conquistare una poltrona.
Altri, invece, arrivano, al Governo,
con già la poltrona attaccata dietro”.

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“Voi non siete né inizio, né fine di Dio: io, almeno, ne sono la fine”.

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“A un politico che le spara grosse, non bisogna fischiare.
Ma sequestrare il fucile ”.

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“Se un politico, per vincere, ha bisogno di chiedervi i voti,
sarà meglio fare voto che quel politico non vinca”.

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“Molti uomini, che non hanno neanche panni per vestirsi,
si mettono in politica, per vestirsi almeno di autorità”.

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“Il vero intellettuale: è un paraplegico, mentalmente atletico”.

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“Se un politico ti promette un posto di lavoro, stanne pur certo
che si tratterà di un lavoro senza posto”.

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“La pratica politica, oggi, è diventata la strada più breve, per arrivare al carcere”.

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“Si dice: Chi ti vuol bene, ti fa piangere. Come potrà volermi bene una cipolla?”.

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“La zelanteria dei politici: quando non riescono a farsi un Governo politico,
se ne fanno subito uno tecnico. E se il caldo li assilla,
non indugiano a farsene anche uno ombra”.

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“La storia, standone ai vichiani corsi e ricorsi, altro non è
che il racconto del nostro futuro”.

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“Un vero politico, oggi, dovrebbe conoscere, più che la storia, la geografia:
così, almeno, saprebbe dove trovare questo o quel paese, quando ci viene mandato”.

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“I poeti, l’unica compagnia che amano, è quella della solitudine in mezzo alla compagnia”.

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“Le urne a disposizione del politico: quella elettorale, che ne accoglie i voti,
prima d’ogni spoglio; e la funeraria, che ne accoglierà, dopo tanti spogli, le spoglie”.

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“L’uomo ha mosso guerra al clima, bombardandolo con i gas serra.
Lui risponde all’attacco, con le sue micidiali bombe d’acqua”.