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domenica 12 agosto 2018

LETTURA 21
Aforismi per un giorno solo
di Nicolino Longo


“La mantide religiosa: assolutamente inappropriato l’aggettivo,
se si pensa che, dopo l’accoppiamento, essa banchetta
col corpo del proprio maschio”.

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“Un atleta si fa chilometri di strada, per arrivare primo al traguardo. Il tabagista,
invece, chilometri di sigarette, per arrivare prima alla tomba”.

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“Se vuoi essere sulla bocca di tutti, basterà far stampare, sui tovaglioli
di tutti, il tuo nome”.

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 “Fu la nascita a condannarci alla morte.

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“C’è gente, a noi d’attorno, che s’ ‘innalza’ coi palazzi,
s’ ‘allarga’ colle macchinone, e s’ ‘appiattisce’, senza rendersene conto,
ogniqualvolta, poi, apre bocca per parlare”.

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“Ad una penna, che ha, dentro di sé, fatti scottanti, e li tace, basterebbe
far bere un po’ d’inchiostro in più, e il rospo verrebbe sputato”.

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“Se una curva ti sfida, affrontala sul rettifilo”.

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“I capezzoli materni: le prime sigarette che l’essere umano fuma. Qualora
non ne rimanga soddisfatto, disse Freud,  continuerà, poi,
con quelle vere, da adulto”.

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“In politica, più si vince, più s’intinge. Fino a farsi anche la scarpetta”.

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“Tirare l’aratro, per me, è stato una continua rottura di s/palle, disse
il bue al trattore, nel ringraziarlo, per averne preso il posto”.

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“Una mente eccelsa: se troppo in alto sale, rischia di venirsi poi a trovare
senza più aria sotto le ali”.

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“Ci sono artisti che non si rassegnano alla fine della loro carriera, e reagiscono
appoggiandosi a questo o a quel collega. Ma è solo un modo come un altro,
per non cadere da una parte, e precipitare dall’altra”.

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“Vivere in un condominio è avere la casa di proprietà e pagarne l’affitto”.

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“Nessun traguardo, in questo mondo, ci può esser di conforto,
quando ad aver la meglio, alla fine, è sempre la morte”.

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“I Paesi Arabi nuotano nel petrolio. Noi, Occidentali, nella merda
del petrolio”.

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“Gli occhi sono la bilancia, con cui l’uomo misura la bellezza di una donna.
Il cuore, quella con cui ne pesa l’amore che gli suscita”.

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“Chi è nel fango e vi tende la mano, non lo fa per farsene tirar fuori, ma
per tirarci dentro anche voi”.

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“Oggi, molte donne non si realizzano più, come un volta, facendo figli: ma
lavorando e restando figlie.”

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“La vita è una guerra persa: la giovinezza, gli anni della sua avanzata;
la vecchiaia, quelli della sua ritirata”.

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“Le medicine: facciamo presto a spedircele, ogni giorno, nello stomaco.
Ma, i loro effetti collaterali non saranno poi, di certo,
meno lesti di noi a spedirci all’altro mondo”.

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“Alcune ragazze, al seguito del fisico nucleare, Enrico Fermi e suoi colleghi,
si ritrovarono, inspiegabilmente, incinte. Ma l’inghippo fu subito scoperto:
stavano lavorando, in Via Panisperma”.

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“Anche il cane, nel suo piccolo, sa essere ‘geometra’: con le sue ripetute
alzate di gamba e spruzzi di urina, mette i ‘paletti’ al suo territorio”.

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“Non solo pittori, anche falegnami sono stati spesso visti partecipare
a funerali di loro ‘opere morte’, e pagarne le ‘spese vive’ ”.