LUCCA: POLMONI IN FUMO
Concetto Valente scrive
al sindaco
Lucca pensa trascurando
di pensare al “corpetto” del corpo dei suoi abitanti?
Caro sindaco Alessandro Tambellini,
in
primavera Lucca diede spazio, mostrando autombulanze e tende in Piazza
Napoleone e in Piazza Garibaldi (o del Giglio), alla palpabile educazione
anatomica a trovare l’alta area del “corpetto”, ma vidi poca partecipazione a
quelle giornate in cui volontari di organizzazioni di soccorso purtroppo
trovavano pochi passanti di piazza Napoleoni o Piazza Garibaldi (o del Giglio)
attenti a individuare proprio l’importantissima “alta area del corpetto” dove
si coglie il battito cardiaco e l’ampliarsi e il restringersi della gabbia
toracica e con essa degli alberi polmonari nell’inspirazione ed espirazione che
dovrebbe essere solo di “pura aria” per educare e sanzionare chi andasse
accostandosi fumando agli alti corpetti altrui con polveri sottili prodotte
dalle combustioni dovute all’obbedienza alla più subdola delle tentazioni: l’insalubre
cancerogena palla di fuoco della sigaretta... Non colsero l’attenzione a
delimitare l’alta area del corpetto (cioè dei polmoni e del cuore prigionieri
della gabbia toracica alta dove si sentono toccando e toccandosi le costole
fluttuanti: le più basse, però alte sopra la pancia) su cui insegnavano il
massaggio cardiaco e le altre accorte pressioni per la respirazione artificiale
anche con il boccaglio. Domina a Lucca l’acquiescenza compulsiva schiava del
fumo ostentando impunemente violenza all’alta area del “corpetto proprio e
altrui” anche a mezzo metro da maternità e infanzie (che la Repubblica protegge
con l’articolo 31 della Costituzione) e la Legge 3/2003 sanziona anche sui
luoghi pubblici (anche di proprietà privata) e di lavoro e di vicinanza
reciproca anche a mezzo metro l’uno dall’altro: davanti al Bus o Treni, a
scuole, a biblioteche, a entrata in edifici comunali o chiese o ospedali e
ambulanze, e all’entrata di negozi o caffè stessi. E in estate alle file di
accostati per fare il biglietto entrando o accostati alla fila di uscita di
Villa Bottini o durante le proiezioni stesse dove ci si trova su seggiole a
mezzo metro l’uno dall’altro con ondate di calore e vento basso che porta il fumo fluendo con
polveri sottili cancerogene. A Lucca si vedono donne in cinta evidente che
fumano e Vigili del Comune che non sanzionano mai per fumo e quindi boicottano
l’impianto sanzionatorio di cui alla Legge 3/2003 da spergiuri e indotti a
maleducazione d’impunità dallo stesso lucchese che fu (schiavo e boicottatore
della Legge antifumo) per questo nocivo Presidente del Senato.
Sindaco
Alessandro Tambellini, si discosti da queste impunità imponendo priorità di
sanzioni antifumo da parte dei Vigili urbani fosse (non infingardi) da
sanzionare in flagrante anche i membri della Giunta comunale stessa che
diseducassero nell’andazzo pro fumo nella gestione dei Vigili urbani stessi sempre
che non arrivassero ad ostentare impunità fumando essi stessi e non sanzionando
mai chi fuma a mezzo metro e dunque addirittura contribuissero a violentare
“corpetti” educando a maternità di donne e uomini non obbedienti che alla più
subdola delle tentazioni: la schiavitù del fumo, come a Lucca. Anche di
Gestanti prossime al parto (le scrissi senza sua risposta quanto vidi in piazza
Verdi nel 2016 questa disattesa dal rispetto dell’articolo 31 della
Costituzione).
Ciao
a tutti anche a te.
Concetto Valente