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domenica 9 settembre 2018

LETTURA/22
Aforismi per un giorno solo
di Nicolino Longo



“Si dice che nella vita gli esami non finiscono mai. È vero. Io sto continuando,
da tempo, con quelli del sangue”.

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“Che il Regno animale sia riuscito, nei millenni, ad operare una rigorosa
selezione genetica delle specie, e che il Genere umano l’abbia, invece,
sacrificata alle guerre, è, inconfutabilmente, provato dall’evidenza che,
oggi, loro, gli animali, non hanno ospedali; noi, miseri umani, sì; e pure tanti!”.

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“Poter procedere a ritroso nella vita, sarebbe l’unico modo
per non andare mai incontro alla morte”.

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“Chi ha la penna sempre incinta, può essere un prolifico scrittore, ma
non un fedele marito”.

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 “Tutte le strade portano a Roma. Ma, molte volte, anche al suo Verano”.

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“Se un politico viene a stringerti la mano, è solo perché, poi,
quella tua mano, la vuole piena di voti”.

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“L’uomo non si presenterebbe mai spontaneamente alla morte: 
ecco perché, alla fine, è sempre la morte stessa a fingersi morta,
per prenderlo in trappola”.

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“A uccidere ci pensano più i rettifili che le curve”.

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“L’Italia ha il formato di uno stivale, che moltissime donne oggi ‘calzano’,
con piacere, per via del suo tacco alto”.

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“All’improvviso, l’Informatica ci ha resi ignoranti, e, inaspettatamente
e vergognosamente, alunni dei nostri figli”.

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“Il politico è talmente ghiotto di voti, da poterne fare grandi
scorpacciate, persino a stomaco pieno”.

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“La terza  età: è la seconda al rallentatore”.

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“Chi cammina, non lo fa con i piedi, ma con la testa. I piedi sono solo
una base d’appoggio”.

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“L’eco: è la ricevuta di ritorno con cui un suono avvisa del suo arrivo
a destinazione”.

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“Solo chi tutto si dà, può ottenere il tutto che ancora non ha”.

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“La lumaca impiega così tanto tempo a spostarsi da non ricordare poi più
la strada del ritorno. Ed è per questo che se la segnala con una scia di bava”.

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“Se un ladro ruba e scappa, non scappa per paura, ma per conservarsi
la possibilità di poter rubare un’altra volta”.

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“Essere iperobeso, è come vivere appeso ad un filo. Ma… a che filo!”.

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“Se il moto fa bene, ogni scorciatoia, accorciando la via, accorcia la vita”.

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“Quando una poesia ti ronza nella testa, devi solo aspettare che venga
a posarsi sulla punta della penna”.

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“L’ uomo non arriverà mai a scatenare una Guerra Atomica Mondiale.
Il perché sta tutto nella sua grande vanità: non restandovi superstiti,
chi ne parlerebbe o scriverebbe? Quali i posteri a cui tramandarla?”.

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“Cristoforo Colombo scoprì l’America. Amerigo Vespucci, sbarcandovi,
successivamente, scoprì, invece, che le mancava il nome, e le diede il suo”.

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“Alcuni uomini rincorrono la gloria, non solo per consegnarsi alla storia,
ma anche per  dar fondo a tutta la loro boria”.

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“La donna che troppo s’abbiglia, è alla ricerca di chi se la piglia”.

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“Il quadrivio: il punto in cui una strada raggiunge il massimo
della sua titubanza”.

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“Ormai, essendo tutto inquinato, è inutile evitare questo o quel prodotto
per non contrarre il cancro. Per salvarsene, da evitare rimarrebbe,
dunque, solo il pianeta Terra”.

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“La chiesa: è l’ovile entro cui il Sacerdote, pastore di Dio, raccoglie,
ogni giorno, il suo ‘gregge’, per la pastura eucaristica delle anime,
e la mungitura dei portafogli col giro del cestino”.