Recentemente pare sia
stato assegnato un contratto da parte dell'Agenzia per la Sicurezza Marittima
Europea (EMSA) all'israeliana Elbit Systems per la fornitura di un sistema di
sorveglianza delle coste europee mediante droni
(http://www.asdnews.com/news/defense/2018/11/01/elbit-selected-provide-maritime-uas-european-union-maritime-safety-agency).
Oltre agli aspetti drammaticamente (im)morali della scelta di utilizzare i
droni messi a punto grazie al loro collaudo contro i palestinesi
(https://electronicintifada.net/content/will-europe-use-israeli-drones-against-refugees/25866),
sembra contrario ad ogni buona regola di tutela interna affidare ad una società
strettamente collegata con l'apparato militare di un paese straniero (e quale
paese...) la raccolta e l'archiviazione di informazioni sensibili per la
sicurezza dell'Unione.
Cosa
ne pensate?
La
decisione è già presa o ci sono ancora margini di intervento per far ragionare
l'Agenzia?
Tanto
più che esisterebbero anche competenze interne nel settore, come quelle di
Piaggio Aerospace e di molte altre aziende aerospaziali europee (vedi ad
esempio http://www.occhidellaguerra.it/super-drone-militare-europeo-la-difesa-aerea-dellunione-europea/)...
Parallelo Palestina