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mercoledì 21 novembre 2018

Siamo sotto i ferri della Elbit Systems?


Recentemente pare sia stato assegnato un contratto da parte dell'Agenzia per la Sicurezza Marittima Europea (EMSA) all'israeliana Elbit Systems per la fornitura di un sistema di sorveglianza delle coste europee mediante droni (http://www.asdnews.com/news/defense/2018/11/01/elbit-selected-provide-maritime-uas-european-union-maritime-safety-agency). Oltre agli aspetti drammaticamente (im)morali della scelta di utilizzare i droni messi a punto grazie al loro collaudo contro i palestinesi (https://electronicintifada.net/content/will-europe-use-israeli-drones-against-refugees/25866), sembra contrario ad ogni buona regola di tutela interna affidare ad una società strettamente collegata con l'apparato militare di un paese straniero (e quale paese...) la raccolta e l'archiviazione di informazioni sensibili per la sicurezza dell'Unione.
Cosa ne pensate?
La decisione è già presa o ci sono ancora margini di intervento per far ragionare l'Agenzia?
Tanto più che esisterebbero anche competenze interne nel settore, come quelle di Piaggio Aerospace e di molte altre aziende aerospaziali europee (vedi ad esempio http://www.occhidellaguerra.it/super-drone-militare-europeo-la-difesa-aerea-dellunione-europea/)...
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