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sabato 8 dicembre 2018

A MONTICHIARI CON MIGLIORATI E BORZI

Sabato 15 Dicembre ore 16
presso il Centro Fiera del Garda
"Cassola e il disarmo. La letteratura non basta" 


La copertina del volume

Nell'ambito delle celebrazioni per il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che cade quest'anno sabato 15 dicembre alle ore 16 al Centro Fiera del Garda di Montichiari si terrà la presentazione del volume "Cassola e il disarmo. La letteratura non basta”, edito da Tralerighe nel 2017 e curato da Federico Migliorati e Angelo Gaccione. Già portato con successo in molte città italiane, tra le quali Torino al Salone del libro, Milano alla Biblioteca Sormani, alla Fondazione Corrente,  alla Casa della Cultura, all’Urban Center, alla Società Umanitaria..., Brescia presso la sede del Movimento nonviolento ed ancora Lucca, Volterra, Firenze, Ferrara, Perugia, Grosseto, Viterbo, Pavia, Castagneto Carducci, Acri, ecc... e recensito anche da tutti i grandi quotidiani nazionali, l'epistolario, introdotto da un'intervista di Migliorati a Gaccione, comprende oltre 80 lettere di quest'ultimo e di Cassola negli anni che vanno dal 1977 al 1984 nelle quali si documenta l'emergere della volontà del disarmo in Italia, con la nascita della Lega italiana che ha visto i due scrittori fortemente impegnati a dare una svolta alla mentalità corrente. Non mancano, tra le missive, le riflessioni di Cassola sulla propria esperienza letteraria, una sorta di lucida ed efficace autoanalisi del percorso culturale affrontato nel corso del tempo. In appendice il volume condensa una decina di documenti di noti intellettuali dell'epoca che esprimono il loro sostegno all'autore de “La ragazza di Bube” sul tema del  disarmo. L'incontro di Montichiari, ad ingresso gratuito, vedrà un dialogo tra i giornalisti Federico Migliorati e Marzia Borzi con lettura di stralci delle lettere presenti nel volume e dibattito finale con il pubblico. Al termine della presentazione si terrà la cerimonia di premiazione dei TalentGold organizzata dalla Fondazione Zanetto e condotta da Mario Cherubini.