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giovedì 28 febbraio 2019

UN INNO ALL’AMORE DI ANGELO GACCIONE
IN UN “CORTO” FIRMATO DA STEFANIA ROMITO

Stefania Romito

Le metafisiche atmosfere del Lago Maggiore, protagoniste del corto a cura di Stefania Romito (Ophelia’s friends Cultural Projects), incorniciano il racconto “Isola dei Pescatori” nato dalla magistrale penna di Angelo Gaccione. Una storia di sublime intensità emotiva che mette in scena l’esclusivo sentimento che lega due persone che per anni si attendono, si cercano e si ritrovano nelle stanze dell’Hotel Verbano, divenute testimoni inconsapevoli di un amore che non dovrebbero essere, ma che è. Un vero elogio al sentimento amoroso che rifugge le convenzioni, le convenienze, gli opportunismi e che si eleva sulla materialità del reale per approdare sull’isola dell’intangibilità, dove tutto è vero, dove tutto è possibile, dove nulla è giudicabile. Una dimensione indefinibile che Angelo Gaccione ha scelto di rappresentare avvalendosi dell’immagine dell’Isola dei Pescatori, tra le più suggestive località del Lago Maggiore.
Isola dei Pescatori

Rosemary Wood è la donna-simbolo che incarna l’essenza di un sentimento in grado di oltrepassare i limiti invalicabili della moralità giudicante. Le nebbie, che avvolgono le autunnali rive di Stresa, custodiscono la sua impaziente attesa alla felicità. Di fronte a lei l’isola la osserva, la invita, la seduce con il suo alchemico richiamo. Attimi di estatica trepidazione destinati a sprofondare nel nebbioso gorgo del silenzio. Il rumore dell’imbarcazione, che avrebbe dovuto traghettarla dalla terraferma all’isola, si dissolve nella voragine del nulla. Un silenzio che le assorda l’anima e la proietta negli abissi di una devastante inquietudine. La realtà irrompe con la sua invasiva carica di crudeltà, annerendo la luce della speranza. Intensi e coinvolgenti sono gli istanti in cui il livello di drammaticità del racconto raggiunge il suo apogeo. Le avvolgenti atmosfere del lago Maggiore, da fedeli custodi del segreto della donna, si trasformano in efferate sentinelle di una gabbia nella quale Rosemary si sente sempre più rinchiusa, intrappolata in un’angosciante morsa di dolore. La nebbia le offusca la vista e le agita la mente. 


L'Hotel Verbano
sull'Isola dei Pescatori

Ma al di là da quella c’è lui che l’attende allHotel Verbano sull’Isola dei Pescatori. Un uomo che non le appartiene, ma che abita la sua anima. Un uomo che nell’attesa si lascia andare a una conversazione con la propria coscienza, salvo cedere all’irresistibile forza del mistero e alla conseguente consapevolezza che la vita, senza quell’indefinibile emozione che esula qualsiasi logica e razionalità, tanto fragile quanto irrefrenabile, tanto eterea quanto tangibile, tanto sublime quanto straziante, non avrebbe alcun senso.
Un uomo e una donna che si ritrovano dopo essersi cercati nella struggente agonia dell’attesa. Privilegiati protagonisti di un immenso sentimento d’amore in grado di superare le barriere del tempo e dello spazio.



©Ophelia’s Friends Communitaions
Anno: 2019
Durata: 8 minuti
Voce narrante: Stefania Romito