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giovedì 11 aprile 2019

PICCOLO PARTICOLARE
di Franco Astengo


In questi giorni l’ISTAT ha segnalato un incremento della produzione industriale nel mese di febbraio 2019 pari allo 0,8%.
Spulciando i dati disaggregati si nota che uno dei comparti che maggiormente hanno contribuito a questa crescita è quello del “tessile-abbigliamento” che ha fatto registrare un più 5,5%.
Le associazioni di rappresentanza della categoria hanno fatto notare come in questo contesto sono stati i “buoni risultati del lusso” a tirare tutto il comparto. Ferma restando la segnalazione delle condizioni di super-sfruttamento nelle quali si trova tradizionalmente la manodopera (in grande prevalenza femminile) che lavora nel settore, questo ruolo di “driver” del lusso suggerisce una sintetica considerazione: siamo di fronte, infatti, a un ulteriore segnale della crescita delle disuguaglianze che si riflette immediatamente nella capacità di consumi di larghi strati del pubblico.
I “ricchi” hanno sempre di più la possibilità di consumo individuale mentre gli “altri” continuano a restar fermi a guardare.
Un piccolo particolare da segnalare dentro una logica che appare sempre più perversa.