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mercoledì 8 maggio 2019

Poesia per un giorno solo
DORMIRÒ SVEGLIO DENTRO I TUOI MAI


Se a cercarmi ormai più non mi trovo, e a chiamarmi non più
mi rispondo,
sarà perch’io vidi persino bambini
salir sulla punta dei piedi, a spiar se in ciel c’era Dio.

Sarà perché tu la ragazza già sei,
con la bocca mai in testa e i capelli nel sole,
che a prendermi io so che verrà.

I miei passi son passi già dati,
per sempre e sol dentro le scarpe:
non oltre il mio “piede”, non oltre i tuoi “tacchi”.

La vita è sol sempre un pensare
a passar dai miei “fuori”ai tuoi “dentro”
(senza traccia lasciar mai del “come”
“percome” e “pur sempre”).

Ma la vita
faretra è puranche di lampi e di tuoni,
che saranno tempesta al mio sole,
ma calma di venti al tuo cielo:
che furtivo discende di notte nei pozzi
a sciacquarsi le stelle per darle ai tuoi occhi.

Ho sfondato io porte
che non avevan né stanze né tetto:
è ormai il tuo passato la stanza in cui aspetto,
e son solo i tuoi “no” le porte a cui busso.

E, se a risponder saranno i tuoi “dopo”,
io giunto sarò già da tempo
ai miei “ovunque” e “quantunque” per sempre.

Dormirò sveglio dentro i tuoi “mai”.
E aspetterò
che tutti i tuoi “no”, siano nido ai miei “dove” e ai miei “quando”.
[Nicolino Longo]