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venerdì 12 luglio 2019

PALAZZO REALE DI MILANO
CICLO DI ORFEO
Bisogna esserci per…

L'incontro del 16 luglio alle ore 18 a Palazzo Reale in piazza del Duomo 14 Sala Conferenze 3° piano, è l'occasione giusta:  

La locandina dell'incontro


- per portare le firme raccolte con la petizione popolare; 
- per capire se l'attaccamento dimostrato dai milanesi in diverse occasioni pubbliche per il ritorno delle tele a Palazzo Sormani ha un valore per i decisori politici;
- per chiedere un'informazione precisa sul numero di persone che hanno visitato la mostra;
- per capire se lo scarso numero dei visitatori rappresenta un motivo di riflessione sul fallimento dell'operazione dal punto di vista mediatico e soprattutto sulla reale prospettiva di visibilità che una nuova collocazione dell'opera avrebbe in futuro;  
- per chiedere quanti soldi sono stati raccolti per il restauro delle tele tramite l'art bonus, dal momento che i fondi dichiarati nel sito sono ancora i circa 8000 € che risultavano raccolti prima della mostra, cifra ridotta ma comunque più alta di quella complessiva di tutti gli altri 3 principali interventi proposti dal Comune di Milano (Sala delle Asse, Castello Sforzesco, Trotter);
- per comprendere quale sarà la tempistica del restauro;
- per ottenere una qualificazione (dal punto di vista climatico, acustico, dell'illuminazione, delle barriere architettoniche) dell'auditorium della Biblioteca Sormani, in modo che possa almeno concorrere in modo adeguato con gli altri siti che saranno candidati alla ricollocazione delle tele;  
I promotori della petizione sono i soggetti che meglio di tutti possono promuovere questa riflessione.
Noi bibliotecari siamo inevitabilmente legati al nostro ruolo e quello che diciamo viene inevitabilmente depotenziato dalla nostra condizione di dipendenti comunali. 
Alla giornalista Tiziana Ricci chiedo se ritiene di poter rilanciare il dibattito su Radio Popolare, magari  ricontattando i fautori della nuova collocazione (Agosti, Stroppa), quelli che auspicano il ritorno delle tele in Sormani (Morandotti, Orlandi Balzari, Montanari) e quelli (Dusio, Zuffi)  che con grande onestà intellettuale, dopo aver auspicato lo spostamento delle tele hanno riconosciuto che Palazzo Sormani era la collocazione naturale, se valorizzato all'interno di un itinerario museografico (Sormani, Guastalla, Ca' Granda). [B.B.]