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domenica 22 settembre 2019

ARTE RUSSO-CINESE
di Giorgio Colombo


Venezia. Non è frequente incontrare i lavori di un giovane pittore russo, Zorikto Dorzhiev, nato nella Russia orientale nel 1976, ora in esposizione a Venezia con il titolo “New Stepp”, dove il figurativo, molto curato, si mescola con forme astratte, il passato con il presente, in una eleganza di forme e colori che richiamano l’oriente russo-cinese. Aggiungerei che il nostro occhio si è abituato agli incontri più vari, alle sorprese più inaspettate: in questo caso il gruppo dei cavalieri nomadi con la madre e il bambino dormienti, oppure il ragazzino con le mani giunte, porta-frecce sulla schiena e, in scala ridotta, il tirafrecce, con arco e freccia innestata, pronto al tiro. L’immagine è sovente tagliata su un fondo neutro chiaro.
Zorikto non è una scoperta recente: dal 2005 è rappresentato da una galleria di Mosca, e ha esposto, oltre che in Russia, in Europa, in Giappone, a Taiwan e in USA… Ora aggiungeremo anche l’Italia.



Le figure, i gruppi si ritagliano su fondi neutri, spesso punteggiati o mossi da colori colanti, sottolineando il senso irrealistico del ricordo o del sogno. Una mescolanza che non intacca la riconoscibilità dei soggetti, volutamente allontanati da qualsiasi pesante realismo.