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martedì 24 settembre 2019

Natura morta




Non è colpa tua, indubbiamente,
se sei nato tra il catrame e il cemento.
Convinto di vivere eternamente,
ora rinneghi le carezze del vento.

All’ombra del guardrail, tenere arbusto,
t’ho visto silenzioso e asfissiato.
Volevi capire, mio caro fusto,
quanto dall’esistenza eri abbandonato.

Non sei capitato, pioppo, lì per gioco,
alle tenere radici la terra manca.
Starai imprigionato ancora per poco.
Il tuo destino a resistere ti sfianca.

Vorresti tornare all’ombroso bosco
per riscattare la mortale sconfitta.
Ma la tua sofferta fine già conosco,
da altri senza scrupoli prescritta.

Nella speranza di vincere la battaglia,
ho dato voce al tuo e al mio canto.
Oramai questo mondo è una tenaglia
e ci resta, pioppo ribelle, solo il pianto.
[Giuseppe Puma]