1969
– 2019
I funerali delle vittime di Piazza Fontana |
Moltissime
le iniziative a Milano per ricordare quella che oramai nella coscienza
dell’intera nazione è stata consegnata alla storia come Strage di Stato. Il
massacro innocente di gente comune in una banca nel cuore di Milano, a due
passi dal Duomo e dall’Arcivescovado; l’omicidio di Giuseppe Pinelli, l’arresto
innocente di Pietro Valpreda e di tanti giovani nel tentativo di terrorizzare
l’Italia e aprire la strada al colpo di Stato. Tantissime qui a
Milano, iniziate già ai primi di novembre, a partire dalla Casa della Memoria.
Tantissimi i film programmati, tantissimi i libri usciti per l’occasione.
“Rivista Anarchica” di novembre (il numero 438) dedica all’evento e a Pinelli
un corposo Dossier. Vogliamo segnalare in particolare la “Catena musicale” che
sabato 14 dicembre partirà da Piazza Fontana e dislocandosi per le vie della
città, raggiungerà Via Fatebenefratelli. Sarà una Catena gioiosa che ricorderà
Pinelli con ogni sorta di strumento musicale: casseruole, fischietti, strumenti
veri e propri, tamburi, o qualunque altro oggetto vogliate portare per fondere
in un unico coro, in mille voci e canti la voglia di giustizia e di verità, che
uno stato indegno e nemico della nazione e dei suoi cittadini, ha tentato di
nascondere senza riuscirci. Esserci è un obbligo morale. Dobbiamo essere in
tanti.
Per
Contatti:
catenamusicale@gmail.com
Enrico Baj "I funerali dell'anarchico Pinelli" (particolare) |
GIRA E VOLTA*
Testo in parte anonimo,
in parte riattualizzato da
Angelo Gaccione sull’aria di: La
luna nel Rio
Chi gettò le bombe a
Milano, chi le gettò?
Per provocare casino, chi
le gettò?
L’uomo scemo risponde: “Valpreda!”,
chi dice: “mah…”
Io sono tanto sicuro che
certamente
Freda lo sa.
Gira e volta se vuoi girar
gratta e scava se vuoi
scavar
e il fascista continuerai
a incontrar
Chi gettò Pinelli in
cortile, chi lo gettò?
Chi lo colpì dietro il
collo e lo suicidò?
L’uomo scemo risponde: “Lui
stesso!”, chi dice: “mah…”
Io sono tanto sicuro che
Calabresi
certo lo sa.
Gira e volta se vuoi
girar…
Feltrinelli è morto a
Segrate, chi l’ammazzò?
A quel famoso traliccio
chi lo portò?
L’uomo scemo risponde: “I
cinesi!”, chi dice: “mah…”
Io sono tanto sicuro che
certamente
la Cia lo sa.
Gira e volta se vuoi
girar…
E Calabresi un mattino
morto cascò,
al giovane commissario chi
gli sparò?
L’uomo scemo risponde: “I
trotzkisti!”, chi dice: “mah…”
Io sono tanto sicuro
che il sicario di Stato lo
sa.
Gira e volta se vuoi
girar…
Bertoli dall’Israele zitto
arrivò,
la bomba dell’attentato
chi gli portò?
L’uomo scemo risponde:
“Gli anarchici!”, chi dice: “mah…”
Io dico che l’anarCia
con sicurezza dirvelo sa.
Gira e volta se vuoi
girar…
Il ventinove di maggio a
Brescia avvenì,
una tremenda esplosione
che uccise e ferì.
L’uomo scemo stavolta non
parla, chi dice: “mah…”
Io ci scommetto… il
cappello che questa volta
anche Rumor lo sa.
Gira e volta se vuoi
girar…
Sai chi provoca tanti
casini, sai chi lo fa?
Per invocare poi ordine e
tranquillità.
L’uomo stronzo risponde:
“Il piccì!”, chi dice: “mah…”
Io vi rispondo sicuro
che il terrorismo di Stato
lo sa.
E se libero vuoi restar
una scopa devi pigliar
la catena del cesso devi
tirar…
*Archivio Proletario
Internazionale, Milano
[Pubblicato nel volume
Il canto anarchico
in Italia nell’Ottocento e nel Novecento
Edizioni Zero in
Condotta, Milano, 2001
A cura di Santo
Catanuto e Franco Schirone
Pagg. 388 € 19,62]
Testo con spartito |