di Walter Porzio
Faccio seguito al mio articolo del
2018 su questa stessa testata intitolato: “Teppisti impuniti”. Chi mi lesse, ricorderà che
le considerazioni erano rivolte al
crescente movimento spontaneo delinquenziale che sta diffondendosi sempre più nella
nostra società. Allora, citai il codice penale della regina Vittoria che
includeva tra i crimini, anche i piccoli furti commessi dai suoi sudditi seppur
giovanissimi. Un bambino di 7 anni colpevole del furto di una mela, poteva
essere imprigionato o addirittura deportato nei campi di lavoro australiani
tristemente noti per lo squallore delle prigioni e per la ferocia dei
guardiani. Logicamente non condivido questo tipo di’ esagerata severità discutibile
sotto ogni punto di vista. Al tempo stesso ritengo che attualmente, le bande
sempre più numerose di giovani delinquenti che commettono delitti sempre più
efferati: ammazzare a bastonate o dar fuoco a i clochard, sgambettare le
vecchiette e farle cadere per derubarle oppure violentare e maltrattare giovani
“amiche” sapendo di cavarsela con una tirata d’orecchi e nulla più o al massimo
essere inviati a centri rieducativi nei quali il “buon samaritano di turno” li
redarguirà bonariamente e non verranno puniti adeguatamente. È di questi giorni
la notizia che nel nostro paese, governo ed opposizione siano propensi a dare
il voto ai sedicenni. Personalmente mi astengo da un giudizio politico in
merito a tale iniziativa ma, vorrei che questi “soloni” della politica
dicessero anche che conseguentemente tali “elettori” dovranno essere
considerati “maggiorenni “quindi sottoponibili al codice penale come i loro
compagni di 18 anni! È ora di finirla di considerare come ragazzate questo
pericoloso inarrestabile aumento di criminalità come un fenomeno dovuto allo
sviluppo dei social, una droga moderna che viene diffusa dagli stessi genitori
ai propri figli dai tre anni in su. L’emancipazione in senso positivo della
società deve avere ben altre basi. Alle “mie” scuole medie, esisteva una
materia chiamata Educazione Civica, ritenete che fosse una perdita di tempo?
Bene allora godetevi questo presente-futuro di maleducazione e criminalità
giornaliera ma non si faccia come per l’ecologia che il “popolo” avverte solo
ora che la nave sta affondando!
Proprio l’altra sera ho avuto modo di assistere all’interrogazione di due teppisti da parte di un giudice che gli chiedeva se fossero pentiti dei loro misfatti e se in futuro avessero intenzione di abbandonare la loro logica di soprusi e prepotenze. Le loro risposte sono state agghiaccianti: “Ma sì, sono cavolate, per qualche botta o qualche furto di cellulare, siamo giovani!”. Questi sono i pentimenti. E allora, come dice la chiesa, il perdono è la conseguenza del pentimento! Senza pentimento non ci può essere perdono! Un’altra cosa “tristemente ridicola” della nostra società è che si parla sempre di lotta agli “spacciatori” ma, non ci si chiede perché esistono? La vera piaga sono coloro che si drogano, queste persone vanno combattute e aiutate. Senza consumatori non esistono “negozianti”.
Proprio l’altra sera ho avuto modo di assistere all’interrogazione di due teppisti da parte di un giudice che gli chiedeva se fossero pentiti dei loro misfatti e se in futuro avessero intenzione di abbandonare la loro logica di soprusi e prepotenze. Le loro risposte sono state agghiaccianti: “Ma sì, sono cavolate, per qualche botta o qualche furto di cellulare, siamo giovani!”. Questi sono i pentimenti. E allora, come dice la chiesa, il perdono è la conseguenza del pentimento! Senza pentimento non ci può essere perdono! Un’altra cosa “tristemente ridicola” della nostra società è che si parla sempre di lotta agli “spacciatori” ma, non ci si chiede perché esistono? La vera piaga sono coloro che si drogano, queste persone vanno combattute e aiutate. Senza consumatori non esistono “negozianti”.