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venerdì 29 novembre 2019

PIAZZA FONTANA. IL CINQUANTESIMO


La copertina del volume

Molti sono i libri intorno a quella che oramai è passata alla storia come “Strage di Stato” in occasione del cinquantesimo (1969-2019). Di particolare importanza questo a quattro mani del giudice Guido Salvini e del giornalista Andrea Sceresini: La maledizione di piazza Fontana L’indagine interrotta. I testimoni dimenticati. La guerra tra i magistrati, pubblicato da Chiarelettere, e di cui “Odissea” si occuperà nei prossimi giorni. Intanto però vogliamo segnalarlo ai nostri numerosi lettori e a quanti, nelle forme più diverse, stanno attuando varie e interessanti iniziative a Milano e fuori, in preparazione delle manifestazioni del 12 dicembre e dei giorni a seguire, perché è un libro che riporta le rivelazioni esclusive del giudice che ha condotto l’ultima istruttoria su piazza Fontana Guido Salvini. Lo troverete nelle migliori librerie o richiedendolo direttamente all’editore di cui indichiamo indirizzo email e numero di telefono.

Giugno 2005: la Corte di cassazione conferma l’assoluzione degli ultimi neofascisti imputati per la strage del 12 dicembre 1969. Settembre 2008: il giudice Guido Salvini, autore dell’istruttoria che ha portato all’ultimo processo sulla strage, riceve la lettera di un ex ordinovista padovano. “La prego contattarmi personalmente - recita - per novità su piazza Fontana.” È il primo passo di una lunga e puntigliosa inchiesta privata che in questo libro, scritto con la collaborazione del giornalista Andrea Sceresini, è raccontata e resa pubblica per la prima volta. Una vera e propria ricerca degli uomini di piazza Fontana. I nomi e le storie dei terroristi neri sfuggiti alla giustizia. Un documentato atto d’accusa contro una parte della magistratura, le sue responsabilità e inadempienze, che farà discutere. Nel corso di dieci anni Salvini è tornato a parlare con le sue vecchie fonti, ne ha trovate di nuove, ha smontato le bugie e gli alibi che avevano messo in difficoltà le accuse e raccolto elementi e riscontri a carico di soggetti mai sfiorati dalle indagini.  Chi era il giovanissimo neofascista che quel pomeriggio d’inverno sarebbe entrato in azione alla Banca nazionale dell’agricoltura? Cosa aveva da raccontare la “Fonte Turco” del Sid, insabbiata in tutta fretta per ordine dei vertici dei servizi segreti? Cosa lega il suicidio di un ex legionario nel Sud della Francia con la morte in Angola di un ricco imprenditore padovano? Ma soprattutto: perché i magistrati non sono stati in grado di compiere fino in fondo il loro dovere? Una narrazione ricca di elementi inediti, a cinquant’anni dalla strage. La vicenda più drammatica della nostra Repubblica raccontata come un grande giallo italiano.

Guido Salvini, giudice presso il Tribunale di Milano, è uno dei pochi magistrati che, per ragioni di indipendenza personale, non aderisce ad alcuna corrente organizzata della magistratura. Negli anni Novanta, come giudice istruttore, ha condotto le indagini sull’eversione di destra e sulla strage di piazza Fontana, i cui risultati sono confluiti nell’ultimo processo, il terzo, sulla vicenda. Proprio mentre conduceva queste indagini è stato sottoposto a un procedimento aperto dal Csm che comportava il suo trasferimento da Milano. Si è difeso personalmente e strenuamente per anni dalle accuse, uscendone del tutto indenne e dimostrando la loro infondatezza. Ha proseguito le sue indagini sulla strage anche dopo il 2005, data dell’ultima archiviazione. I risultati del suo lavoro decennale sono contenuti in questo libro ricco di rivelazioni inedite. Nel 2013 ha pubblicato la raccolta di scritti sulla giustizia Office at night e nel 2019, per le edizioni Pendragon, il libro di riflessioni personali Domenica mattina presto.

Andrea Sceresini, giornalista freelance, per Chiarelettere ha scritto L’avvocato del diavolo (con Vittorio Dotti, 2014), La seconda vita di Majorana (con Giuseppe Borello, Lorenzo Giroffi, 2016), Internazionale nera (2017) e, con Danilo Pagliaro, Mai avere paura (2016) e La scelta (2018). Ha realizzato documentari, inchieste e reportage per Rai, Mediaset e Sky, lavorando anche come reporter dai fronti di guerra. Ha collaborato con “L’Espresso”, “il Fatto Quotidiano”, “La Stampa”, “L’Europeo” e altre testate. Nel 2016 ha vinto il premio Dig. Attualmente lavora a Mediaset.

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