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mercoledì 4 dicembre 2019

LONDRA. 70° DELLA NATO
di Alfonso Navarra



Troppo cuore e poco cervello

Un summit a Londra oggi celebra i 70 anni della NATO, che mai come in questo periodo deve affrontare un momento di grandi contrasti interni. Macron aveva dichiarato qualche giorno fa addirittura che l’Alleanza è “in stato di morte cerebrale”.
Ieri Trump ha incontrato la Regina Elisabetta e sotto Buckingam Palace si è concentrata la protesta di XR PEACE, un migliaio di manifestanti giunti in corteo da Trafalgar Square. Nella piazza sono stati organizzati dei blocchi stradali alla maniera dello swarming che hanno creato problemi al traffico della città. Dall’Italia per le manifestazioni di Londra siamo venuti in due, il sottoscritto, disponibile a farsi arrestare (ma - per quanto mi riguarda per fortuna, visto che sono attempato e molto malconcio in salute - non ce n’è stato alcun bisogno) e Valerio Ferrandi.
Quello che mi sento subito di osservare è l’insipienza tattica della decisione di protestare ieri contro Trump e non oggi contro il vertice in sé, per il quale non sono previste iniziative. Ci si riduce a fare una scontata parte di comparsa in commedia sul copione organizzato dal circo mediatico: come Trump saluta la regina, come veste la moglie Melania, quanto storto li guarda Elisabetta…
Mentre, manifestando oggi, a mio parere, si sarebbe potuti giocare un ruolo da protagonisti mettendo il dito sulla piaga delle difficoltà interne all’Alleanza: celebrare, che so, noi il suo funerale simbolico (credo sia probabile che ci troviamo all’inizio della sua fine perché gli interessi strategici tra USA ed Europa vanno sempre più divaricandosi), mettersi la maschera dei 28 leader con la parte superiore della testa tagliata, regalare al summit le corone funebri, ed idee del genere…
La critica diventa credibile quando si appunta su problemi grossi ed evidenti che ha l’oggetto della medesima.
Quando si parla di non violenza penso si debba pensare alla seguente definizione: la forza dell’unione popolare guidata da una intelligenza strategica collettiva. È il cervello, non la forza muscolare quello che ha permesso alla scimmia uomo di prevalere su felini poderosi e numerosi come le tigri con i denti a sciabola. Ed è sulla intelligenza che noi umani dobbiamo contare per prevalere sulle élite in trasbordo verso il trans e post-umano.
Se non si usa il cervello ma si fa affidamento solo sul cuore che spinge le gambe ci si agita ma non si raggiunge nessuna meta…