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venerdì 6 dicembre 2019

UOMINI CONTRO ALBERI
Bosco di Sculture a difesa della Goccia.

 
Azione artistica ambientale peri-urbana.

Milano. Il 25 Maggio 2019, lungo un sentiero all’interno del Bosco La Goccia, sono state innestate, con un’azione di Guerriglia Art, 20 sculture provenienti da tutta Italia, dalla Turchia, dalla Germania e dal Giappone. Sculture figurative, astratte, sospese o abbracciate ad un albero. Pietra, ferro, bassorilievi, cartapesta, legno, ceramica, corde intrecciate, terracotta, filo di ferro, plastica riciclata. Venti artisti hanno donato una loro opera aderendo al desiderio di salvare il Bosco, dalle minacce dei progetti edificatori.
Nel 1905, nell’area oggi conosciuta come “Goccia”, si insediò l’Union des Gaz di Parigi, con la costruzione delle imponenti Officine della Bovisa, in grado di produrre 300 mila metri cubi di gas al giorno per illuminare le strade della città. Nel 1969 si interruppe la produzione del gas e l’area venne dismessa. Dopo esser passata di proprietà in proprietà, l’area venne chiusa definitivamente nel 1994, salvo essere locata dal Comune ad aziende che necessitavano di grandi capannoni fino al 2012, anno in cui il Comune ricevette un’ingente somma per iniziare i lavori di bonifica.
Dunque, il terreno è chiuso alla cittadinanza da circa 7 anni, avendo dichiarato il possibile inquinamento delle falde acquifere, dovuto alla discesa dei gas depositati nel sottosuolo, ma senza ancora aver fatto delle analisi accurate sul suolo attuale del Bosco spontaneo. Ad oggi, non resta che meravigliarsi di fronte alla veemenza e alla dolcezza con cui il Bosco, in circa 50 anni, è cresciuto anche sopra il cemento, invadendo il costruito, estendendosi in un’unica macchia per 42 ettari. Ci sono più di 2000 alberi: tigli, pioppi, robinie, platani, bagolari, paulonie, ginkgo biloba, ailanti e tanti altri. Molte specie sono spontanee, mentre i filari furono piantati da AEM con l’intento di bonificare l’area. Nel corso degli anni sono stati avvistati ricci, scoiattoli, volpi, il gufo reale, uccelli di varie specie che vi nidificano e vi trovano riparo. Un vero e proprio patrimonio ambientale per la città.


L’azione del Bosco di Sculture è scatenata da una riflessione: se in una metropoli come Milano esiste un vero e proprio bosco prealpino, come è possibile che lo si voglia abbattere? È ormai noto a tutti che il ripristino del suolo sia l’unica scappatoia dal dissesto idrogeologico, e che gli alberi, esseri sociali che comunicano tra di loro, permettono la sopravvivenza a tutti gli esseri viventi. Eppure esiste ancora chi ritiene di dover abbatterne migliaia per un tornaconto economico.
Il Comune, per l'appunto, ha dato il via ai lavori nel 2015 per ospitare l’allargamento del Campus del Politecnico. Sul primo lotto sono iniziati gli scavi: sarà costruita la nuova sede di Ingegneria Energetica, il cosiddetto Edificio ZEN (zero emission neighbourhood, edificio a emissioni zero). Il Masterplan sulla Goccia è stato presentato a grandi linee durante un paio di incontri con la cittadinanza, senza però coinvolgere realmente le comunità di riferimento e senza aver dedicato un discorso approfondito sull’importanza storica e ambientale dell’area. Un'area che potrebbe essere aperta a una proficua partecipazione, trovandosi a 5km dal centro della città e al confine di quattro quartieri molto popolati (Bovisa, Villapizzone, Quarto Oggiaro e Bovisasca) in cui vivono botteghe artigiane, artisti, liberi professionisti, designers, numerose scuole, associazioni, studenti universitari, operai e pensionati. Basterebbe pulire il bosco e aiutarlo a risanarsi tramite il fitorimedio o le tecniche di bioremediation, senza ulteriori costruzioni, per arrivare a fare una buona opera; parallelamente al recupero dell'architettura industriale, ancora oggi in buono stato, che dovrebbe avere la priorità rispetto a qualsiasi altro cantiere per l'interesse storico di cui è portatrice. All’interno degli edifici esistenti, potrebbero sorgere fin da subito nuovi laboratori, spazi per l’incontro, lo scambio e la conoscenza: niente di discordante da un Ente Universitario che si allarga. 


La Goccia è tra le aree di Milano che richiedono un confronto aperto e sincero, fuori e dentro la politica, affinché si affermi un percorso realmente inclusivo e non regolato solo dagli interessi di pochi. Il primo passo è entrarci e meravigliarsi: per questo il 30 Novembre scorso abbiamo invitato la cittadinanza a entrare con noi e a visitarlo, ed è stato bellissimo vedere gli occhi meravigliati di chi è passato.
Le Sculture sono dunque un invito ad esplorare il Bosco La Goccia, sono delle porte che conducono l’osservatore verso altri immaginari. Così il Bosco diviene un viaggio fuori dal quotidiano: seguire il sentiero fino alla radura al centro del bosco è pura poesia. Se riuscissimo a guardare bene, la poesia è intrinseca in tutte le cose della Natura, riconoscerla è solo onestà.
[Comitato La Goccia]