del 25 gennaio a Milano
Come ex
obiettore di coscienza anni 66/68, con riferimento al periodo nucleare
esistente, voglio esprimere la mia contentezza personale per la vastità delle
adesioni pervenute. Spererei che questo possa essere solo un inizio di una
rete, che potrebbe ancora allargarsi e districarsi nel quotidiano, aldilà
di eventuali differenziazioni esistenti, non solo in modo occasionale, una
tantum. Non credo ad essere il solo a pensare che la situazione che stiamo
vivendo, ha tempi assolutamente diversi dai precedenti e come occorra
intervenire presso i propri governi per tentare di ricondurli alla realtà
odierna. È possibile che tutte le organizzazioni pacifiste di qualsiasi tipo
possano riconoscere che la firma del Trattato di proibizione delle armi
nucleari potrebbe essere il primo passo, perché i popoli si risveglino e
dicano ai propri governanti che NON vogliono più guerre nucleari o di qualsiasi
altro tipo, di conseguenza? Possiamo abbassare le nostre “difese” pacifiste, ci
sono anche quelle, e la coltivazione dei nostri orti, e unirci almeno in questo
obiettivo?
Giuseppe Bruzzone