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venerdì 24 gennaio 2020

A proposito della manifestazione
del 25 gennaio a Milano




Come ex obiettore di coscienza anni 66/68, con riferimento al periodo nucleare esistente, voglio esprimere la mia contentezza personale per la vastità delle adesioni pervenute. Spererei che questo possa essere solo un inizio di una rete, che potrebbe ancora allargarsi e districarsi nel quotidiano, aldilà di eventuali differenziazioni esistenti, non solo in modo occasionale, una tantum. Non credo ad essere il solo a pensare che la situazione che stiamo vivendo, ha tempi assolutamente diversi dai precedenti e come occorra intervenire presso i propri governi per tentare di ricondurli alla realtà odierna. È possibile che tutte le organizzazioni pacifiste di qualsiasi tipo possano riconoscere che la firma del Trattato di proibizione delle armi nucleari potrebbe essere il primo passo, perché i popoli si risveglino e dicano ai propri governanti che NON vogliono più guerre nucleari o di qualsiasi altro tipo, di conseguenza? Possiamo abbassare le nostre “difese” pacifiste, ci sono anche quelle, e la coltivazione dei nostri orti, e unirci almeno in questo obiettivo?
Giuseppe Bruzzone