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domenica 15 marzo 2020

IL PICCOLO MUSEO DELLA POESIA DI PIACENZA 
di Massimo Silvotti

Massimo Silvotti

Abbiamo chiesto a Massimo Silvotti, poeta e fondatore del Piccolo Museo della Poesia di Piacenza, di raccontare ai lettori di “Odissea” questa meravigliosa avventura.

La storia del museo fin qui
Il Piccolo Museo della Poesia le Incolmabili fenditure è nato a Piacenza il 17 maggio 2014 per iniziativa di Massimo Silvotti, poeta e artista italiano che ne è anche il direttore generale. A Silvotti, nelle funzioni rispettivamente di condirettrice generale e direttrice del Comitato scientifico, sono affiancate due poetesse, Sabrina De Canio e Giusy Cafari Panico.
A presiedere il Comitato Scientifico il poeta Guido Oldani, direttore per Mursia della collana Argani di Poesia e ideatore della Poetica del Realismo terminale.
Il museo, dal 2016, è censito da ISTAT in qualità di unico museo della poesia in Italia (ma sappiamo per certo anche in Europa, e forse nel mondo). Si tratta di un museo privato, inserito ufficialmente nelle Rete Museale piacentina.
Focus della collezione museale, la poesia contemporanea e il ’900 italiano, ma non mancano meravigliose incursioni nella poesia italiana e mondiale di altri periodi, ’700 e ’800 in particolare.
Complessivamente la collezione museale è costituita da poesie inedite e autografe, libri, antologie, riviste letterarie, manifesti letterari, opere di poesia visiva, di poesia concreta, di poesia lineare, quadri e sculture relativi ad autori o poesie, suggestioni poetiche.
Circa i libri di poesia, in molti casi rarissimi o addirittura unici, va detto che la maggior parte è autografata dagli autori; alcuni sono prime edizioni, altri edizioni speciali, altri ancora addirittura non editi (ovvero solo stampati e mai entrati in commercio).
Circa le riviste letterarie, il museo possiede una tra le collezioni più complete e rare, attualmente in circolazione; discorso analogo può essere fatto per le antologie del Novecento.
Un discorso a parte riguarda invece il filone della poesia contemporanea che tra l’altro testimonia in modo incontrovertibile della autorevolezza del museo nella percezione del consesso letterario italiano. Da quando il museo è aperto, e con un aumento esponenziale negli ultimi due anni, oltre 300 poeti, non solo italiani, hanno voluto donare le loro opere al museo; nel complesso circa 800 libri, quasi tutti autografati. Oltre a questi, non sono nemmeno mancati altri eccezionali doni, come quadri, sculture, installazioni, tutti con una forte attinenza con la poesia. Circa le poesie inedite e autografe (dei grandi Maestri contemporanei) va sottolineato che si tratta di un patrimonio di impareggiabile valore letterario.

Silvotti e De Canio

Un Museo itinerante e performativo
Al fianco di una attività museale per così dire consueta, in questi anni il Piccolo Museo della Poesia si è soprattutto caratterizzato per l’ideazione e realizzazione di numerose e differenti performance poetico-artistiche in diverse città italiane, alcune delle quali svolte in collaborazione col Movimento del Realismo terminale di Guido Oldani (e Giuseppe Langella) che hanno visto coinvolti centinaia di poeti e artisti provenienti da tutta Italia. In estrema sintesi si ricordano:

Performance Ungaretti e la Grande Guerra - l’Acrobata sull’acqua (mostra collettiva e itinerante in collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Brera e Carrara. Luogo: Palazzo Ducale, Saloni degli Ammannati e degli Staffieri (Lucca, estate 2015) e Piccolo Museo della Poesia (Piacenza, primavera 2015);

Performance La piuma sul baratro, 25 ore di letture di poesie ininterrotte, con 104 poeti provenienti da 16 regioni italiane, a leggere non loro poesie ma poesie della collezione museale. Luogo: In Piazza Duomo (Piacenza, autunno 2016);

Performance La pelle dei pittori e il sangue dei poeti (condirezione artistica di Omar Galliani, con sedici tra pittori e poeti). Luogo: Museo Mudec (Milano, 2017);

Uno dei gioielli della collezione

Performance La piuma sul baratro seconda edizione, 25 ore di letture di poesie ininterrotte in collaborazione con il Movimento del Realismo terminale, con 173 tra poeti e artisti provenienti da 18 regioni italiane. Luogo: Palazzo Farnese (Piacenza, autunno 2018);

Performance La piuma sul baratro edizione speciale (condirezione di Sabrina De Canio), 27 ore di letture di poesie ininterrotte in collaborazione con Radio Radicale, con 189 tra poeti e artisti provenienti dall’Italia e dall’estero. Luogo: Teatro Barrio’s e Barrio’s Live (Milano, marzo 2019);

Performance L’infinito finite volte (si è trattato di una performance serale e notturna, sia individuale - oltre sei ore consecutive - sia collettiva - dibattito tra scienziati filosofi e critici letterari, reading poetico, balletti e altre performance). Tra i protagonisti (circa cinquanta) si ricordano, tra gli altri, Giampiero Neri, Tiziano Rossi, Guido Oldani. Luogo Piazza S. Antonino (Piacenza, estate 2019);

Performance La marcia non silenziosa dei Poeti (marcia di poeti con tappe poetiche fino alla Tomba di Dante). Luogo: per le vie del centro storico di Ravenna (Ravenna, autunno 2019)

Silvotti, De Canio, Neri

Performance La marcia silenziosa dei Poeti che portano il loro museo in regalo (marcia silenziosa di poeti e reading poetico sotto la statua di Dante). Luogo: per le vie del centro storico di Firenze fino al monumento di Dante (Firenze, estate 2019).

I poeti e gli artisti con cui il Museo ha collaborato e collabora:
Cospicuo il numero di poeti, artisti, attori, critici letterari, direttori di festival internazionali, direttori di musei, direttori di riviste letterarie, editori, musicisti, performer, registi, che in questi anni hanno collaborato (sempre gratuitamente e a loro spese), alla riuscita delle nostre manifestazioni.
Con una stima approssimativa, non meno di quattrocento tra donne e uomini della cultura italiana e internazionale.
Facendo torto a tantissimi, gli amici poeti: Guido Oldani (presidente del comitato scientifico del Museo, ideatore del Movimento del Realismo terminale e recentissimamente insignito del più importante riconoscimento letterario alla carriera dal Governo Cinese), Giampiero Neri (decano dei poeti italiani) e Tiziano Rossi; e ancora Amedeo Anelli, Ferruccio Brugnaro, Luigi Cannillo, Gabriella Cinti, Mauro Ferrari, Milton Fernandez, Laura Garavaglia, Vincenzo Guarracino, Giuseppe Langella, Eliza Macadan, Mauro Macario, Bebbe Mariano, Vincenzo Mascolo, Alessandra Paganardi, Renato Pennisi, Maria Pia Quintavalla, Filippo Ravizza, Margherita Rimi, Ottavio Rossani, Enzo Santese, Gabriella Sica, Lidia Sella, Marisa Tumicelli, Adam Vaccaro, Paolo Valesio, Lucio Zinna; gli amici artisti: Fernanda Fedi, Omar Galliani, Gaetano Grillo e Roberto Paci Dalò; i registi e attori Gilberto Colla, Corrado Calda, Domitilla Colombo e Pasquale Misuraca; la soprano Luisa Staboli…

L’area didattica
Di eccezionale valore strategico, e vero fiore all’occhiello tra le attività museali di questi anni, l’intensissima attività didattica rivolta alle nuove generazioni: dai bambini, agli adolescenti, ai giovani. Impossibile, in poco spazio, delinearne le molteplici sfaccettature proposte, ci limitiamo a certificare l’enorme soddisfazione di aver aperto un mondo, una visuale del tutto inedita, nella contaminazione virtuosa tra grandi poeti (e artisti contemporanei) e nuove sognanti generazioni.

Oldani e Silvotti

La nuova sede: un gioiello assoluto della Storia dell'arte
Dopo oltre cinque anni di attività, dal mese di dicembre ('19), il Piccolo Museo della Poesia ha interrotto tutte le proprie attività per problemi di ordine prevalentemente economico; una realtà culturale, assolutamente unica nel panorama addirittura mondiale, ha chiuso inesorabilmente i battenti. Ma anziché trattarsi di una notizia nefasta, nel caso del Piccolo Museo della Poesia, ci troviamo di fronte ad una situazione semplicemente straordinaria per impatto e prospettive future. La chiusura del museo, infatti, è stata preceduta da un'autentica sollevazione poetica e artistica e questo ha consentito l'approdo verso una nuova sede a dir poco eccezionale.  Il 22 gennaio 2020, il direttore del Piccolo Museo della Poesia, Massimo Silvotti, ha dunque firmato l’accordo con “Fondazione Opera Parrocchiale della Cattedrale di Piacenza” per il trasferimento del Museo presso il complesso dell’Oratorio di San Cristoforo a Piacenza e, specificatamente, utilizzando la Chiesa Barocca di San Cristoforo (Cupola affrescata da Ferdinando Bibiena) quale propria sede espositiva permanente (per la collezione) e temporanea (ad esempio per mostre, incontri poetici o performativi, musica, teatro, corsi di formazione, incontri con le scuole, o altro ancora) in piena autonomia gestionale, anche eventualmente organizzando o ospitando attività che possano garantire introiti di tipo economico. Non solo, nel medesimo accordo, lo stesso Silvotti ha ottenuto da due importanti Istituzioni piacentine (Banca di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano), fondi necessari alla realizzazione di un progetto di arredo museale che renderà questo luogo già magico di per sé, assolutamente imperdibile per bellezza e originalità. L'inaugurazione del Nuovo Museo della Poesia è quindi prevista nella tarda primavera di quest'anno.