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domenica 22 marzo 2020

SUL RUOLO DI ODISSEA E SUL NOSTRO

Vittorio Sedini
"Per Odissea"

Avevo trascritto su un cartoncino di appunti tempo fa, queste riflessioni dell’amico filosofo Fulvio Papi, durante una delle nostre frequenti telefonate. Lo avevo fatto a sua insaputa perché mi erano parse degne di essere appuntate, e soprattutto meditate. Il cartoncino è riemerso improvviso dall’ammasso di carte che stazionano e si accumulano sul tavolo; rileggendone il contenuto mi sono accorto di quanto sia pertinente per il lavoro che stiamo facendo in questi giorni luttuosi, dalle pagine di questo giornale, e di quanto questo giornale si sia rivelato indispensabile. [A. G.] 

Fulvio Papi in una foto del 2014
(foto: Fabiano Braccini)

Il nostro compito è trasmettere il buono senza sapere che ne sarà. Noi non lo sappiamo cosa potrà determinare questo nostro impegno, abbiamo davanti l’incerto; noi sappiamo solo ciò che c’è dietro. Noi dobbiamo continuare ad esistere, fare come i copisti medievali, trascrivere e trasmettere ciò che riteniamo buono senza preoccuparci per ciò che di esso ne sarà, ma con l’intima coscienza che stiamo difendendo idee e creazioni utili e di qualità. Il resto è incerto”. Fulvio Papi