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venerdì 24 aprile 2020

LA LIBERAZIONE IERI E OGGI  
di Franco Toscani

Grafica di Giuseppe Denti

Un filo di continuità ideale sembra indubbio tra il 25 Aprile 1945 e la situazione odierna. Sarebbe auspicabile che anche da questa tragedia potesse spuntare un "nuovo inizio", una ri-nascita, affacciarsi un "cuore nuovo" (grande tema della sapienza e profezia biblica) in alternativa al "cuore di pietra", avviarsi una conversione non solo etica, ma pure ecologica dell'economia, un processo di umanizzazione reale, in nome della globalizzazione della fraternità, condivisione e cooperazione indicata pure da papa Francesco.
Le attuali tribolazioni e angustie richiedono una radicale conversione dei cuori e delle coscienze, una tensione alla giustizia, a contrastare le enormi diseguaglianze economico-sociali, i vergognosi squilibri di ricchezza e di potere esistenti nel mondo. Va riscoperta e praticata la compassione, occorre  applicare il sano e semplice principio secondo cui chi ha di più deve dare di più. Una maggiore giustizia sociale (indicata dall'articolo 3 della nostra Costituzione, bagnata dal sangue di chi ha combattuto ed è morto per la libertà e la democrazia) diventa un imperativo morale, se non vogliamo fare delle vane chiacchiere. Ne saremo capaci?