Pagine

venerdì 17 aprile 2020

La fiaba
Il pulcino ballerino
di Laura Margherita Volante


Nella fattoria di Rocco i pulcini scorazzavano felici per l'aia. Mamma gallina Filomena correva dietro ai suoi pulcini per metterli in fila, temendo che qualcuno di loro finisse sulla breccia del sentiero. Un giorno un pulcino iniziò a danzare in mezzo alla corte mentre tutti i pulcini si misero intorno per vedere le prodezze del pulcino ballerino. Siccome erano in tanti non ricordavano il suo nome e nemmeno l'avevano mai visto fra di loro. "Possibile che non mi ricordi chi sia e come si chiami?", pensarono in molti. Intanto i pulcini si divertivano un mondo a guardare pulcino ballerino e tutte le sue piroette sulle punte delle zampette palmare. Era grazioso. "Pio pio" fecero tutti i pulcini in coro come applauso.
"Chi sei? Come ti chiami? Sei nostro fratellino?", chiesero insieme uno dietro l'altro facendo eco i piccoli batuffoli gialli. Pulcino ballerino che si era fermato guardò intorno a sé tutto i suoi amici e iniziò a raccontare la sua storia. "Vivevo in un allevamento pieno di stie, dove stavo dentro ad una di esse sotto luci abbaglianti e nutrito tutto il giorno di mangime, privo di spazio in mezzo a molti pulcini come me. Poi ho visto galline e polli uccisi da uomini e donne malvage che li spennavano, facevano a pezzi, e li confezionavano per i supermercati". "Come fai a sapere tutto questo?", domandò uno di loro. "Sono sfuggito alla sorveglianza scappando dal buchetto della stia e di nascosto ho visto quello che succedeva, una tragedia tra le urla delle vittime. Straziante!". "E poi?". "Dalla paura di fare la stessa fine sono scappato e fra campi e prati in fiore sono giunto fin qui. Ho visto come si sta bene liberi a giocare con i fratellini. Così mi sono messo a ballare per farmi conoscere e amare. Durante la strada ho incontrato anche dei bambini che mi hanno preso in braccio per accarezzarmi, il mio nome è Capino". Tutti i pulcini impressionati dalla storia con le piccole ali lo abbracciarono.
"Resta con noi", disse uno di loro e un altro "Insegnaci a ballare". Mamma gallina andava avanti e indietro riflettendo. "Se si mangia in molti, uno in più non fa la differenza e fattore Rocco nemmeno se ne accorge". Da quel giorno tutti i pulcini facevano dei girotondi per l'aia danzando felici sulle punte palmate.
Rocco il fattore disse ad un amico "Mai visto dei pulcini così, saranno le vitamine che gli do, danzano che è una bellezza guardarli. Mi danno gioia e speranza nella vita, che è sorprendente e bella, adesso porto il cibo per loro cantando e ballando. La mia fattoria ora la chiamerò con un gran festone: fattoria Gioiosa.". Da quel giorno dal villaggio i bambini andavano alla fattoria per vedere gli incredibili pulcini a danzare sulle punte con il fattore che cantava "Vincerò" da "Nessun dorma". Aveva sognato fin da bambino fare il tenore in un grande teatro fra gli applausi del pubblico.
Ora con i "pio pio" corali e i bambini che battevano le loro manine, si realizzò il sogno di un successo mai immaginato.
La morale della vita è che non ha bisogno di tante spiegazioni...