Pagine

martedì 14 aprile 2020

La fiaba
La lupa Celestina
di Laura Margherita Volante


Nel bosco viveva una lupa dagli occhi azzurri e per questo il suo nome era Celestina. Era molto bella e i lupi la corteggiavano sognando, ognuno di loro, di diventare il padre dei suoi piccoli; ma lupa Celestina ambiva a trovare l’anima gemella. Conosceva la leggenda del lupo cattivo e temeva di incontrarne uno non proprio buono. Alcune sue amiche erano state aggredite dai loro compagni, portando ancora le cicatrici di ferite profonde, tanto da essere molto tristi. Perciò lupa dagli occhi azzurri non badava ai lupi, che le giravano intorno…
Un giorno vide da lontano sulla cima di una roccia un lupo bellissimo: aveva il pelo dal manto dorato sotto il sole, un muso fiero e dolce allo stesso tempo. Celestina si avvicinò “Ciao, come ti chiami?”, “Mi chiamo Biondo”. “Io sono Celestina, cosa fai da queste parti? Non sei con il tuo branco?”. “No”, rispose Biondo. “Da piccolo mi sono allontanato dalla mamma e così mi sono perso”. “Come hai fatto a sopravvivere e a crescere senza la tua mamma e il branco? I cacciatori o gli animali feroci sono pericolosi per i lupi, fino ad ucciderli”. “Mi hanno allevato gli animali del bosco. Siccome ero un cucciolo non avevano paura di me. Mi ha allattato scimmia Canterina, che mi sussurrava dolcemente la ninna nanna per farmi addormentare. Orso Sornione mi ha insegnato tante cose, come un padre. La famiglia, che mi ha preso nel proprio nucleo, era molto numerosa; tutti mi volevano bene e fra l’amore di tutti i suoi componenti sono diventato adulto, con un buon carattere”. “Allora tu non sei cattivo?”, gli domandò Celestina. “Ho conosciuto il bene dei fratelli, seppure diversi fra loro, vivendo in gruppo, aiutandoci a vicenda. Ognuno faceva la sua parte. Tu così bella” continuò “Non hai il fidanzato?” “No”, rispose la lupa “il padre dei miei cuccioli dovrà essere gentile con me e buon padre, mite e protettivo, come esempio di mansuetudine; non mi piacciono i branchi dei lupi, dove vige la legge del più forte, vorrei far parte di un gruppo in armonia e nel rispetto dell’altro, condividendo ogni cosa”, concluse la lupa. Biondo rimase incantato non solo dal fascino di Celestina, ma anche dalle sue parole, e non ebbe alcun dubbio nel proporle subito “Vuoi essere tu la mia amata compagna e madre dei nostri cuccioli?”. Celestina commossa con gli occhi che brillavano di cielo accettò la proposta di Biondo luminoso come il sole. Dopo un po’ di tempo gli uomini del villaggio ebbero modo di conoscere da vicino un gruppo di lupi docili e mansueti, guidati da Celestina e da Biondo, genitori felici della loro numerosa cucciolata. Nel villaggio nessuno più disse ai bambini di stare attenti al lupo cattivo e neppure più osò pensare di ucciderne uno.
La verità è semplice e talmente evidente perché passa attraverso la bontà d’animo.