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lunedì 18 maggio 2020

UN PO’ DI CHIAREZZA
Gli esami sugli anticorpi Coronavirus

Il Duomo attraverso un vetro
della Rinascente
(Foto: Paolo M. Di Stefano)

Il test del tampone, i test rapidi e il test sierologico sono le analisi
attualmente disponibili in Italia per scovare gli anticorpi COVID-19.

Il test del tampone accerta se l'infezione è in corso.

Il test rapido (si preleva una goccia di sangue da un polpastrello di un dito)
cerca gli anticorpi COVID-19. Non ha una percentuale alta di affidabilità.

I test sierologici sono gli esami più certi. Con questi esami si ricercano le IgM e le IgG (immunoglobuline M e immunoglobuline G).

Le IgM si sviluppano nella seconda settimana dell'infezione.
È un esame affidabile al 70-80%.

Le IgG si sviluppano nella prima settimana dell'infezione.
È un esame che ci fornisce una attendibilità del 97%.
È un test ideato dalla farmaceutica Abbott ed è accettato a livello mondiale con validazione anche europea.
Gli individui che sviluppano le IgG hanno un'ottima protezione verso il COVID-19.
Vuol dire che se uno fosse di nuovo colpito dal COVID-19, non svilupperebbe forme gravi di patologie polmonari, perché gli anticorpi lo attaccherebbero subito.

L'immunità definitiva non è stata accertata da nessuno studio clinico.
Attualmente, i ricercatori sono impegnati nella ricerca di “tamponi rapidi” che, con il semplice esame della saliva, e in circa 15 minuti, dovrebbero semplificare e snellire le procedure diagnostiche. Per il momento ancora non si sono trovati metodi percentualmente affidabilissimi.
Teodosio De Bonis - medico -