Gli
esami sugli anticorpi Coronavirus
Il Duomo attraverso un vetro della Rinascente (Foto: Paolo M. Di Stefano) |
Il
test del tampone, i test rapidi e il test sierologico sono le analisi
attualmente
disponibili in Italia per scovare gli anticorpi COVID-19.
Il
test del tampone accerta se l'infezione è in corso.
Il
test rapido (si preleva una goccia di sangue da un polpastrello di un dito)
cerca
gli anticorpi COVID-19. Non ha una percentuale alta di affidabilità.
I
test sierologici sono gli esami più certi. Con questi esami si ricercano le IgM
e le IgG (immunoglobuline M e immunoglobuline G).
Le
IgM si sviluppano nella seconda settimana dell'infezione.
È
un esame affidabile al 70-80%.
Le
IgG si sviluppano nella prima settimana dell'infezione.
È
un esame che ci fornisce una attendibilità del 97%.
È
un test ideato dalla farmaceutica Abbott ed è accettato a livello mondiale con
validazione anche europea.
Gli
individui che sviluppano le IgG hanno un'ottima protezione verso il COVID-19.
Vuol
dire che se uno fosse di nuovo colpito dal COVID-19, non svilupperebbe forme
gravi di patologie polmonari, perché gli anticorpi lo attaccherebbero subito.
L'immunità
definitiva non è stata accertata da nessuno studio clinico.
Attualmente,
i ricercatori sono impegnati nella ricerca di “tamponi rapidi” che, con il
semplice esame della saliva, e in circa 15 minuti, dovrebbero semplificare e
snellire le procedure diagnostiche. Per il momento ancora non si sono trovati
metodi percentualmente affidabilissimi.
Teodosio
De Bonis -
medico -