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martedì 4 agosto 2020

INTERROGATIVI DI UN VECCHIO OBIETTORE


"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel Mondo"

Ritorno per l'ultima volta sull'esame di questa splendida frase di Gandhi. Questa frase comprende anche l'oggi, il nostro tempo, la situazione nucleare in cui ci troviamo, per cui pochi, possono decidere per moltissimi, anche della loro possibilità di vita o di morte. Mai avvenuta in passato, nei gruppi-stato, in cui come persone e come individui, siamo inseriti. Anche prima si poteva morire, ma mai come con l'enorme capacità distruttiva odierna.
Con le reazioni nucleari nella loro evoluzione abbiamo portato sulla terra gli stessi fenomeni che avvengono nella massa solare. Queste reazioni nucleari avvengono a milioni di Km di distanza dalla terra, e il loro calore, in questo caso, dà la vita a noi e all’intero pianeta.
Averle sulla terra accanto a noi, vorrebbe dire milioni di gradi di calore in grado di dissolvere qualsiasi presenza umana e non; venti di aria calda, che per grandi spazi, spazzerebbero ogni ostacolo davanti a sé provocando morte e distruzioni a misura della potenza impiegata.
Fa riferimento alla persona, all'individuo, come Franco Fornari in Psicanalisi della guerra atomica, studioso della vita delle persone, dei gruppi-stato, che indica nel ritorno al soggetto una possibile definitiva risoluzione del problema Pace, attinente il nostro mondo nucleare, proprio come Gandhi che ci spinge al cambiamento personale, perché possa esserci quello del mondo. I gruppi- stato non si amano, possono allearsi fra loro, ma sempre contro qualcuno. Vige la legge della morte tua e vita mia, storicamente deleteria per i suoi innumerevoli morti, e a maggior ragione in tempi nucleari, con la presenza di queste armi di sterminio. Ecco perché tu persona, individuo, devi essere responsabile della gestione della tua violenza, senza cederla allo stato perché può distruggerti, insieme a sé stesso. Ci pensino bene coloro che parlano ancora oggi della difesa della Patria o dello Stato, come fossimo nel Novecento. Questa padronanza di sé stessi avrebbe tanti significati e aprirebbe prospettive di una nuova vita umana, sociale, dopo il superamento di questo pericolo di sparizione della nostra specie. Vorrebbe dire che c'è la consapevolezza che siamo una stessa Razza Umana che vive sul Pianeta in cui ci troviamo, che i problemi climatici devono essere affrontati subito insieme a quelli della Pace, perché se così non fosse potremmo scegliere di fare le vacanze nell'Artico invece che a Milano Marittima, considerate le alte temperature e lo scioglimento dei ghiacciai. Questa eventualità oramai evidentemente, non è "solo" una notizia giornalistica, ma un problema.
I soldi che vengono destinati alle armi sarebbero dirottati per risolvere problemi sociali e politici. Solo questa pratica non risolverebbe tante situazioni? E in Africa invece di imporre mono culture o corrompere i dirigenti locali per il controllo di miniere o giacimenti, per noi occidentali "interessanti", armando per giunta gruppi locali per ragioni "geopolitiche", non potremmo cambiare le politiche errate e non lamentarci se poi migliaia di persone scappano per cause anche nostre? E in Siria? I soldi che anche noi italiani abbiamo dato al governo turco perché "trattenga" i siriani bombardati da armi occidentali e non ci facciano avere il problema, che si è posto, di altri desiderosi, di "crociere" in mare? E i vaccini del Covid? Questo virus non ha colpito, chi più chi meno, tutti i Paesi? E allora perché non fare una ricerca comune che comprenda alcune diversità dello stesso in varie zone comunque estese, nell'interesse generale? Perché accusare avversari politici sostenendo che stanno cercando di rubarne gli studi quando è abbastanza notorio, anche in termini ufficiali, che gli stessi spiano amici e nemici in modo quotidiano? Ecco quelle che io chiamo furbastrerie, devono finire. In uno Stato Uomo di cui ognuno ha la responsabilità di sé stesso, convivendo in armonia con altri, si evitano conflitti, e si pensa anche al futuro dei nostri figli e nipoti.
Giuseppe Bruzzone            
(Milano 2 agosto 2020)                      

P.S.
Un pensiero per Hiroshima e Nagasaki. Mai più, è il pensiero più importante, per le persone che mi sono vicine, senza escludere le altre.