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giovedì 10 settembre 2020

In cerca di contatto con la letteratura
di Vinicio Verzieri

Opera di Vinicio Verzieri

Il primo impulso è cercarla in un libro, un romanzo dove suppongo ci possa essere, ma riflettendo, ci potrei solamente trovare delle sporadiche orme del suo passaggio. Lei non è visibile, si percepisce la presenza come avviene per un profumo o un tepore. è una sensualità di donna provocante, dolce e con modi signorili. Le fattezze non appartengono nemmeno alla fantasia, è come sapere che nella stanza attigua c’è chi ti è famigliare, ti dà sicurezza, comprensione e amore, ma non si rivela. Dicono che appartiene allo scritto, non è vero, lei ha superato questo confine, è presente nel quotidiano, nel cinema, nella danza, nel teatro, nel viaggio e in altri ambiti. si discute se è o deve essere elegante, raffinata, impeccabile, ligia al rispetto formale, pregna di valori o libera con la spontaneità e la purezza di un bimbo che esprime gioia o dolore con semplicità che tocca la sensibilità di chi sa guardarsi dentro. Procedo con la guida dell’istinto verso luoghi sconosciuti e in essi trovo nell’aria la presenza impalpabile di un piacere che transita nella ragione e si posa nell’intimo con una sensazione legata al sentimento. Sembra di trovarti accanto la tua amata che è molto distante. Se distendo il braccio per prenderla, la sento alla stregua dei rapporti amorosi nei sogni. è una sinfonia con gambe lunghe, seno turgido e prosperoso, bocca dalle molle espressioni oltre ai baci e occhi narranti con parole che appartengono solamente a lei. Si può divagare, sorridere, entusiasmarsi, disquisire, sorridere, immalinconire, rattristarsi, soffrire, gioire e tinger d’ogni colore il verbo.
Quando riesco a sintonizzarmi con lei, la prendo a braccetto e percorriamo la via della creatività.
Vorrei presentarla agli altri per condividere la sua magnificenza, ma non ci riesco, non perché lei sia sfuggente, ma per i limiti percettivi altrui.
Ha vita eterna, è onnipresente, unica e decisa, un angelo custode; è la bellezza, la luce, l’estasi, l’armonia e l’etereo che ha materia che nutre lo spirito. Si apre a luce solare coi raggi a sfera che danno vita. Alterna la sua andatura ora ondeggiante or altra gioiosa o molto composta. è disponibile, caritatevole, altruista, sa concedersi a chi è capace di prenderla. Non si prostituisce, non si fa corrompere, ha un elevato senso di responsabilità. Mantiene le distanze dai falsi corteggiatori, non conosce riposo, il tempo è sempre al presente, ignora le stagioni della vita. Ci insegna la penetrazione viva e partecipativa degli eventi, il distacco con veduta obbiettiva e creativa e ad amare. Ricusa le guerre, ma in esse attinge umanità e riflessioni sulla necessità di belligere e sulla morte. ci insegna la visione e l’analisi introspettiva e lo sviluppo dell’autocritica. Sviluppa la curiosità, l’osservazione, il godimento delle cose, l’analisi degli eventi e gli altri punti di vista. Non è esibizionista. Lei, aria, entra in tutti, ma resta in pochi che ne prendono consapevolezza.
Quando l’affianco, non concede dialogo, ma fa scivolare la sua linfa nella creatività con tacito dettato. L’ho corteggiata, provato tante volte a definirla, ho chiesto ad altri esperti, ma quasi nessuno è uscito dal banale; i dizionari sono aridi e imprecisi. Certamente la definizione non dà la vera immagine, aiuta se è profonda a capire che lei ha grandi meriti e richiede un alto rispetto. Quanti scrittori non si pongono l’interrogativo nel mettere mano alle loro opere. Io faccio il contrario, se ciò che mi accingo a scrivere è il giusto abito per la letteratura, proseguo, altrimenti mi fermo o non inizio.
Che peccato non ricevere il fascino di lei, le sue fattezze sono al massimo, anche se non appartengono a forme concrete, toccano l’acme. Essendo una componente dello spirito, automaticamente, si pone su un piano superiore. Lei spazia fin oltre le stelle, racchiude la saggezza del mare e del cielo. Mi inchino alla sua presenza.
La letteratura insegna a percepire il sottile spirito delle cose, si dà senza chiedere ricompense e la sua gioia è quella dello spirito di chi è riconoscente.
[Pescara 21-8-2020]