TURCHIA. LIBERTÀ PER OCALAN
Carissime e carissimi,
vi giro la lettera inviatemi da UIKI sulla campagna
per la libertà di Ocalan.
Confesso che quando penso a Ocalan, al movimento
kurdo e alla situazione kurda in Turchia mi prende l’angoscia, data l’impotenza
nell’incidere, nel poter fare di più, qualcosa di originale, che lasci un
segno, che si faccia sentire. Per ora solo lo sciopero della fame di alcuni
prigionieri politici riesce a superare la barriera dell’omertà e della
indifferenza dei media; non però quella dei politici. I
compagni dell’UIKI propongono di far partire una campagna per la scarcerazione
di Ocalan, in carcere e in isolamento da ben 21 anni. Chiedono
anche idee e proposte
che
consentano alla campagna di poter incidere, uscendo così dall’anonimato. Leggete
le proposte e se vi vengono idee non esitate a girarle.
Silvana
Barbieri
Cara Silvana,
come voi sapete da 21 anno il nostro presidente
Abdullah Ocalan è in carcere sull'isola Imrali in Turchia. Dal nostro centro di
diplomazia è stato mandato a noi del Comitato una
bozza di programma per la campagna: libertà per Ocalan. Chiedono a
noi idee e proposte sulla campagna fino 15 settembre. Ho allegato al
programma il testo chiedendo a voi la vostra opinione e cosa ne pensiate. Un caro saluto
Yilmaz (UIKI
Onlus)
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
Via Ricasoli 16, 00185 Roma, Italia
Tel. : +39 06 69284904
Email : info.uikionlus@gmail.com
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Email : info.uikionlus@gmail.com
È arrivato il momento. È ora!
Il più grande isolamento nella storia
umana è imposto al leader Apo (Abdullah Ocalan) e questo isolamento unico nella
storia, immorale e senza scrupoli, viene perpetrato con più insistenza dopo
l'alleanza AKP-MHP-Ergenekon. Il sistema di
isolamento internazionale che dura da 21 anni senza interruzione, ha raggiunto
adesso un livello insopportabile. Nonostante le pressioni contro questo regime abbiano funzionato per un periodo, non
sono mai risultate abbastanza sufficienti a porvi fine. Gli avvocati del leader Apo sono riusciti ad avere un colloquio nel carcere
di Imrali solo dopo il più grande sciopero della fame di massa della storia.
Il Ministero della Giustizia turco ha rilasciato una
dichiarazione ufficiale nella quale garantiva che gli incontri sarebbero
proseguiti, perciò tali manifestazioni si erano concluse.
È stato stabilito che attraverso la
supervisione del CPT (Comitato europeo per la prevenzione delle torture) il
divieto di visita per gli avvocati sarebbe stato revocato, lo stesso CPT
avrebbe seguito la questione per evitare che l’isolamento totale si ripetesse.
Nella lotta per porre fine all'isolamento, 9 compagni, in
particolare Uğur, Ümit, Zülküf, Ayten, si sono sacrificati e hanno dato fuoco
ai loro corpi per non vivere mai più in tale regime, in nessun’altra
circostanza.
La
campagna NON POTETE OSCURARE IL NOSTRO SOLE, ha
mostrato al mondo intero che la vita senza il leader Apo, che rappresenta il
sole per il popolo curdo, non è possibile. Tra Apo e il popolo curdo esiste un
legame di vita e i loro destini sono incrociati. Possiamo infatti dire che il sistema di isolamento globale imposto al
leader Apo è anche un isolamento imposto al popolo curdo e a tutti coloro che sostengono
la libertà e la democrazia.
Opporsi al sistema di isolamento di Imrali, esprimere resistenza e organizzazione
contro di esso è una della più fondamentali azioni di libertà e democrazia di
questa epoca.
Il "sistema Imrali" deve essere demolito, questo percorso di
libertà parte dalla cessazione dell’isolamento su leader Apo.
È ora, è il giorno in cui rompere
l'isolamento, di agire ininterrottamente per la libertà del leader, giocare la
partita diplomatica. Se la guida del nostro popolo è il motivo della nostra
vita, questo è il momento in cui mobiliteremo le nostre vite a servizio della
libertà.
L’atteggiamento e la determinazione con cui lotteremo per
la libertà del leader Apo contro l'oppressione sarà la stessa dei nostri
compagni che hanno portato avanti la mobilitazione NON POTETE OSCURARE IL
NOSTRO SOLE.
Stiamo avviando
un processo d'azione indefinito e lottiamo per demolire il sistema Imrali. Ora,
né il nostro movimento né il nostro popolo possono sopportare di vivere per un
altro minuto con il sistema Imrali.
Su questa base per Apo e per la libertà del
nostro popolo intraprenderemo un'azione continua in tutte le gli ambiti, in
particolare nelle strade e nelle istituzioni; il mondo deve sapere che la
pazienza è finita.
Tutte le forze che sostengono l'oppressione contro il popolo
curdo e leader Apo e l'uso dei suoi simboli devono sapere che non accetteremo
mai più queste imposizioni. Da 21 anni un isolamento disumano si abbatte
sugli ispiratori del Confederalismo democratico. Per 21 anni il popolo curdo e
i suoi compagni internazionalisti hanno combattuto per la libertà del leader
del popolo curdo e del leader del Confederalismo democratico Abdullah Ocalan.
Su questa base si sono portate avanti costantemente azioni di massa, conferenze,
festival, incontri. Sul campo internazionale, in Italia, Germania e Svizzera
sono state condotte grandi azioni di appropriazione di massa, grande il lavoro
svolto dai sindaci del Regno Unito e tutto questo continua senza sosta. Il CPT
ha confermato l'esistenza dello stato di isolamento ed ha affermato che il
"sistema Imrali" deve cessare. Anche il CPT, che è stato coinvolto
nella costruzione del sistema İmralı, afferma chiaramente che le condizioni di
Imrali sono inaccettabili. È stato portato avanti attraverso una gestione
arbitraria lontana da tutti i pincipi legali e privazione di diritti basilari.
Nesusna visita degli avvocati tra il 27 luglio 2011 e il 2 maggio 2019. Dopo
che solo quattro (4) avvocati hanno ottenuto un colloquio, tra il 2 maggio e il
7 agosto 2019, il divieto è continuato.
Dopo
la consultazione familiare svoltasi nel settembre 2016, ad Ocalan è stato
permesso di vedere la sua famiglia solo 4 volte in date diverse (12 gennaio
2019, 5 giugno 2019, 2 agosto 2019 e 3 marzo 2020).
Il
diritto alla corrispondenza, in precedenza limitato e censurato, è stato
completamento abolito dal 20 luglio 2016. Il diritto dalla telefonata, che la
legge stabilisce di 1 volta a settimana, è stato riconosciuto solo una volta
neli ultimi 20 anni il 27 aprile 2020. Lo stesso diritto, portato a due volte
nelle carceri a causa della pandemia, non è mai stato applicato alla detenzione
di Ocalan. La telefonata citata è stata l'ultima nella quale è stato possibile
ascoltarlo. Qui è necessario menzionare due decisioni fondamentali della Corte
Europea Diritti Umani riguardo la situazione del leader del popolo kurdo, in
questi 21 anni. La prima, nel 2005 dall'articolo 6 della Convenzione europea dei
diritti dell'uomo, stabilisce che il diritto a un processo equo è stato
violato; la seconda del 2014 afferma dall'art. 3 articolo della Convenzione,
afferma che il divieto di tortura è stato violato.
Quando
entrambi i pronunciamenti della Corte Europea vengono letti insieme, è
possibile affermare che il nostro leader si trova in uno stato di prigionia e
sottoposto a tortura senza aver ricevuto un giusto processo.
Pertanto,
è chiaro anche attraverso un'interpretazione giuridica, non è legalmente
possibile costringere il leader in carcere e non ha senso sottolineare la
revisione delle sue condizioni.
Questa
pratica, che dura da 21 anni, raggiungerà uno stato di equità e giustizia solo
con l'abolizione del sistema İmralı e la messa in libertà del nostro leader. In
altre parole non chiediamo più il miglioramento della condizioni nelle carceri
turche ma la CESSAZIONE IMMEDIATADI QUESTO SISTEMA E LA LIBERTÀ TOTALE PER
TUTTI I DETENUTI POLITICI.
Ocalan
ed il modello sociale basato sul Confederalismo democratico rappresenta nel 21°
secolo per l'umanità ed il socialismo, ciò che Marx rappresentava nel 19°
secolo e Lenin nel 20°. Possiamo affermare che ogni attacco contro l'ideologo
del Confederalismo Democratico, che rappresenta il paradigma nella concezione
di socialismo del 21° secolo, è espressione delle azioni contro l'umanità dei
governanti oppressori.
Le
teorie, il paradigma ed il progetto del Confederalismo democratico risplendono
come un sole, in Rojava e per il resto dell'umanità rappresentano una grande
speranza. Sebbene tutte le potenze dominanti del mondo siano intervenute per
oscurare il sorgere del sole in Rojava, anche i popoli del mondo hanno svolto
un ruolo importante nel mantenere viva questa rivoluzione abbracciandola
fortemente.
La
rivoluzione del Rojava è soprattutto la rivoluzione del leader del
Confederalismo democratico, che ha preparato per anni la struttura materiale e
ideologica della rivoluzione con grandi sforzi. In sostanza, la rivoluzione del
Rojava è una rivoluzione nata dalle teorie e i pensieri di Öcalan.
È
ORA. La campagna FREEDOM ÖCALAN, a differenza delle campagne condotte finora, è
totalmente rivolta alla Libertà di Serok Apo. Le campagne che conduciamo, in
parte da molti anni, sono ormai campagne permanenti la cui conclusione dipende
dal successo della lotta.
Finora
è stato svolto un lavoro di grande valore, soprattutto sotto la guida del
sindacato britannico, sindacato dell'arte, amici italiani e tedeschi e
l'esecuzione di questo lavoro in un coordinamento congiunto porterà seri
risultati.
La
partecipazione di tutti i nostri amici, interessati al contenuto, alla linea
d'azione, all'azione diplomatica, alla promozione e alla propaganda della
campagna, è molto importante per essa. Ci aspettiamo che il loro lavoro sia trasmesso alla
commissione.
Ora
è il momento della libertà del Leader Öcalan, ci aspettiamo l'alta
partecipazione di tutti i nostri compagni e attivisti per portare a termine i
lavori con l'unico obiettivo della libertà assoluta.
Cordiali
saluti rivoluzionari
Consiglio del Comitato della Campagna
È arrivato il momento. È Ora!
BOZZA PIANO PROGRAMMATICO
1. Campagna per la libertà di Ocalan da svolgere attorno allo
slogan: TIME IS COMING. (È ORA)
2. Processo di preparazione della campagna per la libertà del
leader del confederalismo democratico, che si svolgerà su scala globale fino al
5 settembre, per esprimere le opinioni di tutti su questa base, per rendere
tutti i circoli sensibili alla campagna, per trasmettere i risultati di tutte
le discussioni e riunioni al comitato per la libertà del leader fino al 15
settembre.
3. Inizio della campagna con un comunicato stampa e una
conferenza stampa il 23 settembre a Berlino; garantire la partecipazione di
scioperanti della fame, viaggiatori, amici, ecc. nonchè parlamentari solidali
alla causa e sindacati in Inghilterra.
4. Il 24 settembre, 3 giornali pubblicano annunci in tutta
Europa, Öcalan Freedom, Germania, Inghilterra, Italia e Francia. Gli appelli
saranno fatti girare attraverso i circoli amici, vincitori del Premio Nobel,
sindacati.
5. Il 9 ottobre, con la protesta della congiura delle Nazioni,
il 10 ottobre, con la dichiarazione della Giornata mondiale della libertà per
Öcalan, si svolgono le marce per la libertà globale. L'Unione del potere,
l'istituzione di comitati congiunti con circoli internazionalisti e amici per
queste azioni. In Italia, Gran Bretagna, Germania, Austria, Scandinavia si farà
ogni tipo di preparativo affinchè amici e sostenitori della causa coordinino le
azioni in Svizzera e Francia.
6. Il 12 ottobre andranno in presidio permanente davanti al
Consiglio d'Europa e ci rimarranno per un mese, l'iniziativa sarà lanciata con
un comunicato stampa ed in quella giornata un migliaio di persone arriveranno
davanti alla sede del Consiglio. Deputati solidali oltre a sostenere questa
azione faranno in modo che compagni, attivisti, sindacati possano visitare il
sit-in permanente ogni settimana, che durante questo mese di presidio ci siano
incontri con il CPT e lo stesso Consiglio Europeo, presidenti e rappresentanti
delle istituzioni. Dal 19 al 23 ottobre 30 compagni si recheranno sul posto,
dal 26 al 31 esponenti del Movimento giovanile arriveranno in circa 300.
il
28,29,30 una mobilitazione di circa 1500 persone per il CPT, preparata con il
co-presidente del KCDK-E e 30 compagni internazionalisti.
7. Celebrazione dell' 1
novembre, Giornata mondiale di Kobane, con gli amici e l'organizzazione di
queste attività volte alla libertà per Öcalan;
8. Ogni mese, campagne sui social media basate sullo slogan Time
Is Up (è ora);
9. Raccolta firme per la libertà di Ocalan, fissata per la data
del 9 ottobre, invio di e-mail e cartoline al CPT e al Consiglio d'Europa;
10. Organizzazione marce in tutti i paesi il 12
dicembre, garantendo la partecipazione di tutte le nostre strutture
organizzative e della nostra gente a queste azioni;
11. Una marcia centrale in Italia il 15 febbraio;
12. Il 12 febbraio si dovrebbe tenere a Strasburgo un
evento notturno con gli escursionisti.
13. In questo ambito, preparazione di pubblicità
visiva e critica;
14. A dicembre, in base al tempo della campagna, si
dovrebbero fare pubblicità nelle metropolitane, sui veicoli schermati digitali
e questa campagna dovrebbe essere promossa;
15. In Italia preparazone seminari sul confederalismo
democratico;
16. Uso di maschere rappresentanti il volto del
leader Ocalan che saranno preparate dagli organizzatori al fine di fornire
visibilità alla campagna per la liberazione del leader durante le marce di
massa.
Comitato della Campagna È arrivato il momento. È Ora!