Ce
lo hanno fatto sospirare, ma alla fine è arrivato. Si tratta del secondo volume
di aforismi di Nicolino Longo L’alba della sera (Bastogilibri, pagine
130 € 20,00) con una interessante nota introduttiva di Antonio Castronuovo e
copertina di Giuseppe Denti. Contiene ben 250 aforismi come il precedente
volume, dunque in un tempo molto concentrato, ben 500 aforismi. Una fedeltà al
genere che non trova eguali; forse tanta prolificità e costanza la si può
riscontrare solo in Laura Margherita Volante che come Longo pubblica quasi
quotidianamente aforismi di qualità. Entrambi non hanno avuto alcun
riconoscimento da parte del premio Torino in Sintesi dedicato a questa forma di
espressione, e me ne dispiace. Ma transeat. Scrive
dell’aforista Longo il Castronuovo: “(…) la sua posizione tra gli aforisti
contemporanei non è di semplice classificazione. Se nell’aforisma italiano del
XXI secolo esistono, a grandi linee, le famiglie dei caustici, dei malpensanti,
degli impertinenti, dei pessimisti, dei nauseati, degli ironici, dei filosofi,
dei creatori di massime, dei declamatori di precetti e degli epigrammisti,
bene: Longo si adagia tra queste categorie senza precise predilezioni e
mettendosi piuttosto alla prova nelle più diverse direzioni”. I
lettori di queste pagine lo sanno bene.