Covid19,
dimenticati i professionisti del turismo. Siamo
professionisti del turismo: guide e accompagnatori turistici. La nostra
categoria è senz’altro tra le più colpite dalle conseguenze dell’emergenza
pandemica in corso: nel 2020 abbiamo subito un azzeramento pressoché totale del
lavoro e del reddito. Grazie all’assiduo e costante operato delle varie sigle
rappresentative della categoria, avevamo ottenuto già a maggio un primo
stanziamento pari a 20.000.000 di euro nel Dl. Rilancio e un successivo
stanziamento di ulteriori 20.000.000 di euro nel Dl. agosto, fondi assegnati al
MiBACT. Tuttavia abbiamo dovuto attendere il mese di ottobre per la firma da
parte del Ministro Dario Franceschini, del DM 440/2020. Solo a fine mese si è
giunti alla pubblicazione sul sito del MiBACT del relativo avviso che determinava
nel dettaglio le modalità di accesso ai fondi: istituzione piattaforma Invitalia,
necessaria la preregistrazione con e-mail e password personale, requisiti come
indicati dal DM 440/2020, periodo dal 19 novembre al 3 dicembre alle ore 14 per
la compilazione e l’inoltro delle domande. Fin da subito si sono riscontrate
problematiche di accesso alla piattaforma: decine le segnalazioni di
malfunzionamento, problemi di accesso, incompatibilità browser, messaggi di
errore, pagine vuote, piattaforma in tilt. Sono altresì alcune centinaia le
guide e accompagnatori turistici rimasti bloccati nell’inserimento della
propria istanza, il messaggio di errore apparso a video recitava: “partita iva
e codice fiscale non sono riconducibili al medesimo soggetto”, un messaggio incomprensibile
che lasciava interdetto il richiedente. La seconda parte del messaggio di
errore invitava alla verifica del proprio “cassetto fiscale” sul sito
dell’Agenzia delle Entrate. Siamo stati “rimbalzati” tra messaggi automatici
della piattaforma e un call center che spesso si limitava a consigliare l’invio
di una email all'indirizzo indicato sulla piattaforma (sconsigliate le
comunicazioni a mezzo pec, di cui non era garantita la risposta!); le risposte
dal contenuto precostituito erano del tutto inadeguate e inutili alla
risoluzione del problema. Siamo
così giunti al 3 dicembre, data di chiusura della piattaforma, inermi e
impotenti non siamo riusciti ad inoltrare la nostra istanza, pur avendo tutti i
requisiti in regola. Ci è stato così negato la possibilità di inoltrare e
dunque far esaminare le nostre posizioni, di aventi diritto, in qualità di
guide e accompagnatori turistici in possesso di regolare partita iva, titolo di
abilitazione alla professione, regolarità contributiva, che svolgono questa
attività come prevalente da anni. La nostra dichiarazione dei redditi parla
chiaro: abbiamo pagato tasse e contributi in maniera puntuale. Rivolgiamo
un accorato appello alle istituzioni preposte, al MiBACT in particolare,
affinché le nostre istanze vengano esaminate al pari di quelle dei colleghi che
risultano nell’elenco degli ammessi al contributo a fondo perduto. Quei
fondi rappresentano per ciascuno di noi la sopravvivenza della propria
attività, dopo un anno intero di mancato lavoro, visto il perdurare dello stato
emergenziale e le incertezze sui tempi della ripartenza. Chiediamo un incontro
urgente presso il MiBACT per una pronta risoluzione. Guide
e Accompagnatori Turistici Esclusi
dal Contributo MiBACT ricorsomibactguideacc@gmail.com