Conversazione
con il prof. Silvio Garattini Odissea:Professore, le mamme al
primo cenno di febbre danno la tachipirina ai loro figli. Molte donne, nei
primi tre mesi di gravidanza, spesso, fanno uso di questo antipiretico. Ci può
spiegare quando vada usato questo farmaco? Gli effetti sul feto e sul sistema
immunitario dei bambini, è reale o ipotetico? Ci sono studi randomizzati che ne
codificano in sicurezza l’uso? Garattini:Il principio attivo è il
paracetamolo, sintetizzato per la prima volta nel 1878, che ha un’attività
antifebbrile ed un’attività antidolore. È presente in molti prodotti da solo o
in associazione, a varie dosi somministrabili per via orale, rettale o
intravenosa. Ha una emivita di 1-4 ore il che vuol dire che spesso va assunto
più volte al giorno. Viene eliminato per via renale e quindi le dosi devono
essere ridotte in caso di insufficienza renale. È relativamente ben tollerato,
eccetto che nei casi di epatopatia. Infatti nel fegato viene trasformato in un
metabolita che è tossico per il fegato. Tuttavia si tratta di casi rari, perché
non è controindicato in gravidanza, né in età pediatrica. L’effetto
antifebbrile è molto rapido, mentre l’azione antidolorifica è modesta. La dose
singola non deve superare 1 grammo e la dose giornaliera non deve superare i 3
grammi nell’adulto. Una dose di 10-15 grammi può essere fatale. L’antidoto in
caso di avvelenamento è l’acetilcisteina o il glutatione. Odissea:Professore, un
miglioramento della qualità ambientale: suolo, aria e terra; una medicina
preventiva che valuti l’equilibrio psicofisico dell’individuo, la PNEIS
(psico-neuro-endocrino-immuno-sistemica) potrebbe ridurre se non eliminare i
futuri “attacchi dei virus “cattivi”? Garattini:Certamente l’ambiente ha
una grande importanza per la salute. Le buone abitudini di vita che contemplano
un’alimentazione varia e moderata, un peso normale, esercizio fisico, attività
intellettuale, almeno 7 ore di sonno, abolizione di tabacco, alcol e droghe,
sono fattori importanti per evitare almeno il 50 percento delle malattie
croniche, diabete, insufficienza cardiaca, renale, respiratoria e tumori.
Silvio Garattini
Odissea:L’arabesco unico delle
impronte digitali (non c’è individuo che ne abbia uno uguale ad un altro); i
gruppi sanguigni ci dicono che l’uomo ha una sua specificità. Nella
formulazione di nuovi farmaci, si tiene presente di questa realtà? E l’uso dei molti farmaci che l’industria immette periodicamente sul mercato è realmente
efficace?
Garattini:La medicina
personalizzata tende ad utilizzare i farmaci in base alle caratteristiche
individuali. Sono molti i dati che non conosciamo, ad esempio le dosi e la
durata di trattamento ottimali, le differenze di genere. Mancano studi
comparativi per farmaci che hanno le stesse indicazioni terapeutiche. Si
dovrebbero realizzare più studi clinici indipendenti per ottenere informazioni
che non interessano all’industria. La
legislazione europea permette di approvare un farmaco sulla base di tre
caratteristiche: “qualità, efficacia e sicurezza”, il che non ci dice se un
farmaco è meglio o peggio di quelli già esistenti. Se si dicesse “qualità,
efficacia, sicurezza e valore terapeutico aggiunto”, il 70 percento dei farmaci
non verrebbe approvato. Odissea:Corrisponde al vero che l’Italia,
dopo Cina ed India, sia la terza produttrice di farmaci al mondo? Sono, quelle
italiane, industrie che producono su licenza o su propri brevetti? Garattini:L’Italia ha una buona
tradizione di ricerca chimica e quindi produce anche farmaci. Tuttavia sono
farmaci scoperti da altri o il cui brevetto è scaduto. L’industria farmaceutica
italiana non contribuisce in modo significativo all’innovazione anche perché i
nostri Governi pensano che la ricerca sia una spesa anziché un investimento.
Infatti abbiamo la metà dei ricercatori rispetto alla media dei Paesi
europei.
Silvio Garattini
Odissea:Prevenire è meglio che
curare, recita un efficace messaggio mediatico. Si potrà ritornare a questa
medicina un po’ più ippocratica e meno finanziaria? Dal medico (fatte le dovute
eccezioni) si deve andare quando si è sani, non quando il male è già acuto e
manifesto. Garattini:Occorre un grande
cambiamento culturale. Oggi la medicina è un grande mercato e quindi non si
occupa delle prevenzioni che riduce il mercato. I Governi speculano sulle
cattive abitudini di vita incassando soldi su fumo, alcol, giochi d’azzardo e
così via. La malattia deve essere considerata un fallimento della medicina.
Siamo una popolazione con una lunga durata di vita, 81 anni per i maschi e 85
per le femmine, ma se consideriamo la durata di vita “sana”, scendiamo nella
classifica perché abbiamo 6-8 anni di cattiva qualità di vita a causa di
malattie.
Istituto Mario Negri
*Nato a
Bergamo il 12 novembre del 1928, Silvio Angelo Garattini è scienziato e
farmacologo di chiara fama. È presidente e fondatore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" con sede a Milano. [Conversazione a cura del dr Teodosio De
Bonis]