IVersi elementari di Sante
Notarnicola in una nuova edizione delle edizioni Lyriks.La presentazione a Bologna nel corso della
manifestazione: “Il 25aprile al
Pratello con Sante”.
In seguito
alla prima edizione di “Versi Elementari” del poeta Sante Notarnicola per le edizioni Lyriks,
uscita in 100 copie numerate il 15 dicembre 2020 in occasione del suo 82°
compleanno, esce il 25 aprile, nella collana Poiesis/Essenza
del Poeta, la seconda edizione, dopo la recente scomparsa
dell’autore.La presentazione a Bologna
nel corso della manifestazione “Il 25aprile al Pratello con Sante” a
partire dalle ore 15:00 del prossimo 25 aprile 2021 in via del Pratello. Il pregevole libretto a cura di Nino Cannatà è
caratterizzato da un’elegante veste grafica che accoglie le poesie
inedite “Il volo di Chiara" e “Natura” (contenute in un
quaderno manoscritto degli anni ’80 insieme al titolo Versielementari riportato
sul frontespizio), oltre a poesie e frammenti in prosa, dalla sua nutrita
produzione, cui si aggiungono una storica lettera di Primo Levi e
due contributi speciali, realizzati per l’occasione da Valerio Evangelisti e Ascanio Celestini. La raccolta accoglie, inoltre, alcune
preziose immagini delle opere di Marco Perroni, in arte Rufoism, e
una nota biografica aggiornata.
“La libertà,
capite?”: molto più di una semplice domanda o di un’esortazione quella che
Sante Notarnicola rivolge al lettore nella citazione in esergo (tratta dal
titolo dell’edizione bilingue di “Liberty, understand?” tradotta da Jack Hirschman nel
2002 negli USA). La risposta, se così si può dire, la fornisce lo stesso autore
e si trova nella raccolta. Qui si snodano i temi principali dei suoi scritti,
che prendono le mosse dalla sua esperienza di vita ma sono anche, come
scrive Erri De
Luca nella prefazione a L’evasione impossibile (Odradek,
2005), specchio del tempo e “documento di storia”, in grado di illuminare
“dall’interno” gli anni tormentati e difficili che dal secondo dopoguerra,
quando è ancora un bambino, portano l’autore ad anticipare il ’68 nel cuore
delle lotte operaie fino all’esito tragico della lotta armata e del carcere. Sante trascorre per oltre un ventennio gran
parte della detenzione nelle sezioni di massima sicurezza. Anni durissimi ma
fecondi, dedicati allo studio, alla lettura e alla lotta per i diritti dei
detenuti. E proprio in carcere matura anche la sua vocazione di poeta e
scrittore: “(…) è da questa esperienza che bisogna partire per capire il senso
della sua poesia, una poesia nutrita di storia, di umanità, di sentimenti, più
che di parole.” Storia volutamente rimossa e quasi sempre narrata da un unico
punto di vista che copre, grosso modo, la seconda metà del 20° secolo. “Un
trauma non sufficientemente elaborato nell’inconscio nazionale. - scrive Daniele Orlandi
nella prefazione a L’anima e il muro - Siamo di fronte a «un rimosso
sociale tra i più coriacei della storia recente», un periodo che appare
instoricizzabile a causa di emozioni fisse agli anni dello scontro”. Questo
“rimosso” è descritto, evocato e narrato sia in forma poetica che in prosa da
Notarnicola “con parole che ci servono per davvero. Quelle che andiamo a
cercare con urgenza. Non intercambiabili con altre parole”, come
sottolinea Ascanio Celestini nel suo contributo. Parole in cui
la sofferenza apre squarci poetici di grande lirismo. Valerio Evangelisti ricorda,
invece: “Forza, delicatezza, umanità, coerenza personale e politica. Le poesie
di Sante Notarnicola sono uniche perché riflettono fedelmente la personalità
dell’autore, fatta di sensibilità e coraggio”.
Primo Levi nella sua lettera all’autore contenuta nel libretto scrive:
“…le tue poesie (alcune, come sai, le conoscevo già) sono belle, quasi tutte;
alcune bellissime, altre strazianti. Mi sembra che, nel loro insieme,
costituiscano una specie di teorema, e ne siano anzi la dimostrazione: cioè,
che è poeta solo chi ha sofferto o soffre, e che perciò la poesia costa cara.
L’altra, quella non sofferta, di cui ho piene le tasche, è gratis.” Poesia come
sostanza di elementi naturali che non si possono scomporre e sono indivisibili,
semplici, veri, essenziali. Poesia come necessaria azione di resistenza. Una
testimonianza profonda di verità, come solo i poeti sanno fare. Dal
2000 Sante Notarnicola era un uomo libero e continuava a coltivare il suo sogno
di poesia occupandosi, sempre con grande impegno, di progetti solidali e
culturali rivolti ai più giovani. È scomparso il 22 marzo di quest’anno
lasciando un importante esempio di coerenza e umanità. Questi “Versi
elementari” per le edizioni Lyriks rappresentano l’essenza
del poeta e della storia di un uomo che con la sua vita ha
incarnato le speranze di giustizia sociale e fraternità che hanno animato e che
continueranno ad animare intere generazioni.
MATTINATA È tempo di darsi un progetto per il giorno perché regga la volta del cielo. Resta da vedere come sostenere tutto
l’azzurro... di certo non basteranno gli olmi e i ciuffi di vischio, né le radici, le primule se sono sette i cieli. E sai, stamane, è di un verde struggente tutta quanta la
brughiera.
[Palmi, 2 novembre 1980] NATURA La collina la scalammo quando l’ora più ingarbugliata passò oltre e ci segnalòil centro preciso della notte. Incespicammo più volte sul campo buio e sdrucciolevole e ogni volta ci fermammo per recuperareforze ed equilibrio. L’albero del
carrubo era ancora lontano e la pianura conteneva quel campo di grano che muoveva con leggerezza le spighe mature. Più tardi l’ombra
scomparve e insieme osammo attraversare la linea del sole. [Bologna, 30 gennaio 2017] [Edizioni Lyrikswww.lyriks.it]