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venerdì 21 maggio 2021

IL POTERE INVISIBILE
di Paolo Vincenti

 
Quando sono in giro per le città, mi rendo conto che fra telecamere di sorveglianza di banche, negozi, alberghi, motel, scuole, questure, agenzie assicurative e abitazioni private, la nostra privacy è messa davvero a repentaglio. Viene monitorato ogni nostro movimento, scannerizzato, passato ai raggi x, ogni passaggio di denaro o acquisto che facciamo, sottoposto a screening ogni viaggio, ogni nostra abitudine. Satelliti controllano e indicano esattamente la nostra posizione in qualsiasi parte del globo ci troviamo. La metafora del Grande Fratello non ha mai colpito la mia fantasia come in questo momento. Mai ho trovato maggiori riscontri alla suggestiva e complottistica tesi del “potere invisibile”, sorta di entità misteriosa e indecifrabile che controllerebbe i nostri vissuti, e di cui parla Vincenzo Sorrentino nel suo libro Il potere invisibile. Il segreto e la menzogna nella politica contemporanea, edito da Dedalo nel 2012. La manipolazione della verità a tutti i livelli, i crimini e le stragi di stato, tutti i segreti custoditi dal potere e resi inaccessibili ai comuni cittadini, secondo l’autore, mettono seriamente in pericolo la qualità della vita dei cittadini e il futuro stesso della democrazia. Allora mi viene di pensare al  potere invisibile come a un “Panopticon” (il carcere progettato nel Settecento dal giurista Jeremy Bentham che poi ha ispirato George Orwell per il suo “Grande Fratello”, in 1984), che controlla e indirizza le scelte di tutti noi, attori inconsapevoli di questa sorta di prigione, come nel carcere dell’opera di Michel Foucault  Sorvegliare e punire, metafora di un potere ecatonchiro, occhiuto, onnisciente, pervadente, che plasma la vita dei cittadini non dall’alto ma dal basso. E proprio dal basso, secondo alcuni fantasiosi scrittori, proverrebbe la più antica religione del mondo e con essa la prima organizzazione occulta: la religione di Agharti. Questa sarebbe la prima forma del bisogno di spiritualità e di comunione con l’arcano manifestata dagli uomini sulla terra. La mitica Agharti è il Regno Sotterraneo. Su questa enorme rete di rapporti che collegano una vastissima parte del sottosuolo, secondo i seguaci di questa antica religione, regnerebbe il Re del Mondo, che sarebbe in grado di influenzare il destino degli abitanti della superficie e dei loro governanti. Egli manifesterebbe la sua influenza attraverso gli insegnamenti occulti di alcuni spiriti superiori, potenti illuminati, mescolati tra la gente comune: i “Templari Confederati di Agharti”, società segreta, ramificata in tutto il mondo, di cavalieri- sacerdoti, presieduta da un consiglio supremo formato da 12 iniziati. Questa potente e pericolosa setta segreta deterrebbe il “potere invisibile”. Naturalmente queste sono solo suggestioni, su cui da sempre si intrattengono studiosi e cazzari, ma ci sono milioni di persone che ci credono davvero.